Il silenzio nel deserto è il miglior testo scritto da Maria Grazia Tirasso. Dopo aver tentato la strada della commedia musicale, Anime in vendita (2007) e del giallo, Black-Out - 3 atti unici ... al buio (2005), questautrice approda, a un copione centrato sul senso della vita e sul comportamento nei confronti degli altri esseri umani. Il silenzio nel deserto racconta di un giornalista scrittore e un fotografo incaricati di unintervista alla Madre Superiora della comunità di suore fondata da Madre Teresa di Calcutta. Loccasione è il processo di beatificazione della religiosa, ma la sua figura rimane quasi sullo sfondo e il testo si limita a citarne alcuni pensieri affidati, spesso, al ricordo di una suora che compare, quasi magicamente nella stanza dalbergo in cui i due hanno preso alloggio, nella megalopoli indiana.
Il giornalista è in preda a una crisi esistenziale devastante che ne mette in discussione ruolo professionale e personale. Il fotografo ha superato, sintuisce, il medesimo travaglio per approdare a una sorta di corazza cinica che gli permette di guardare, attraverso il mirino della macchina fotografica, qualsiasi orrore senza essersene turbato. Il finale, moderatamente a sorpresa, vedrà lo scrittore uscire dalla sua tormentata apatia per riprendere un percorso vitale i cui sbocchi rimangono nel vago. Il testo ha un fondamento cattolico non banale e sembra inserirsi in quel mondo di ricerca di valore cui sviluppa il pensiero cristiano più aperto. Se questo è il tema centrale, un merito particolare lha la tessitura dei dialoghi, mai ovvi o saccenti, e una costruzione psicologica articolata. Ottima linterpretazione di Raffaele Casagrande e Andrea Carretti, mentre Giuliana Manganelli, giornalista e regista qui in veste dinterprete, tratteggia con misura la figura della suora misteriosa. La regia di Fabrizio Giacomazzi è efficace, ottima la scena di Enrico Musenich.
valutazione: 1 23 4 5
Produzione: Studio Associato Attori Teatro il Sipario Strappato; testo: Maria Grazia Tirasso; regia: Fabrizio Giacomazzi; scene: Enrico Musenich; interpreti: Raffaele Casagrande, Andrea Carretti, Giuliana Manganelli, Francesco Nardi.