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Seppellitemi in piedi··· Seppellitemi in piedi··· Hot

Seppellitemi in piedi···

Seppellitemi in piedi
Seppellitemi in piedi

 

Seppellitemi in piedi nasce da un libro, Fuori luogo di Marco Revelli, approda sul palcoscenico in forma di trilogia dedicata all’invisibilità e ritorna sulla pagina scritta in un altro volume, La città Fragile, che raccoglie i testi dei tre spettacoli: Seppellitemi in piedi, La fortezza di Rozafat, Senza. Una sorta di ampio quadro dedicato al mondo di chi non ha voce, spazio, peso nella nostra società, anche se la abitano e la percorrono, spesso con grande dolore: gli zingari, le prostitute, i barboni. E’ un affresco doloroso dell’emarginazione sociale il cui primo capitolo, appunto, è dedicato al popolo rom. Alla periferia di una grande città del nord (Torino?), in territorio di un  comune viciniore, c’è un piccolo campo di nomadi, tollerato abbastanza pacificamente dai locali. L’esplosione dei pogrom antizingari in Romania causa un’improvvisa dilatazione dell’insediamento, con relativo acuirsi di tensioni con il sindaco e le autorità di governo, sino a un tragico finale in cui i bulldozer spianano tutto e la polizia rimpatria i pochi zingari rimasti

 

Gli altri, la maggioranza, sono fuggiti. E’ un lungo monologo raccontato dall’attore - regista con passione e vivacità di stile e reso particolarmente forte dall’accompagnamento e le canzoni cantate da due autentici gitani. Uno spettacolo realizzato senza sfarzo, ma con grande intelligenza e che mette in luce, senza declamazioni o retorica, il dramma di un popolo fra i più perseguitati del mondo. Non a caso l’apertura racconta del fabbro – gitano che i romani costringono a forgiare i chiodi che serviranno a crocefiggere il Cristo. Un atto nato da costrizione, ma che non esime l’artigiano dall’incorrere in una maledizione che lo costringerà a errare senza meta. Una bella metafora per uno spettacolo di grande spessore, nato da un lungo lavoro in cui la ricerca sociale si è sposata alla poesia.

 valutazione:  1  23 4 5

Racconto di voce e musica liberamente ispirato al libro Fuori luogo di Marco Revelli; testo: Remo Rostagno, Beppe Rosso, Filippo Taricco;  arrangiamento musicale: Paolo Pizzimenti; movimenti scenici: Maria Consagra; interpreti: Beppe Rosso, Miki Paunkovic e Milan Paunkovic,

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