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Un anno di 13 lune ·· Hot

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Un anno di 13 lune
Un anno di 13 lune

 

Lo spettacolo teatrale Un anno di 13 lune, che Annalisa Bianco e Virginio Liberti ha ben poco a che vedere con il film omonimo girato nel 1978 da Rainer Werner Fassbinder. Se ne differenzia sia per costruzione - qui un andamento rapsodico a tessere di mosaico, là un racconto lineare di taglio melodrammatico - sia per concezione stilistica - qui un taglio baroccheggiante e ironico (la scena costruita come un magazzino di rigattiere, le musiche tratte da film di Federico Fellini), là uno sguardo freddo, quasi documentario. Un contrasto messo bene in evidenza nell’unico brano, le immagini del mattatoio, che fanno direttamente riferimento al grande schermo. La storia, dall’andamento diretto nel film e dai tratti abbastanza complicati sul palcoscenico, racconta gli ultimi giorni di vita di Elwin Weishaupt, divenuto Elvira in seguito a un'operazione fatta a Casablanca


Orfano abbandonato dai genitori si è perdutamente innamorato dell’ebreo, ex internato in campo di sterminio, Anton Seitz che ha fatto fortuna con prostituzione e speculazione edilizia, e che ora non vuole più saperne di lui. Disperato, abbandonato da un nuovo amante e da un’amica prostituta, ripudiato dalla famiglia che si era costruito prima dell’operazione che l’ha trasformato in donna, finirà col suicidarsi. Il programma di scena ci ricorda che in ogni secolo ci sono solo sei anni con tredici lune, stagioni che suscitano profondissime crisi nei tipi emotivi e il 1978 è stato uno di questi. Nonostante questa precisazione è piuttosto difficile trovare un senso ben definito in uno spettacolo che mescola troppe cose, stilistiche e tematiche, senza riuscire a organizzare un discorso omogeneo. L’impressione è di un ammasso di suggestioni, nessuna delle quali in grado di caratterizzare la proposta in modo netto. Molta buona volontà per un approdo confuso.

valutazione:  1 2 3 4 5

Produzione: Fondazione Teatro Piemonte Europa, Egumteatro, Festival delle Colline Torinesi con il patrocinio della Regione Toscana-Sistema Regionale dello Spettacolo; testo: Rainer Werner Fassbinder; progetto: Annalisa Bianco, Virginio Liberti, Michele Di Mauro; regia: Annalisa Bianco, Virginio Liberti; interpreti: Michele Di Mauro, Gisella Bein, Tatiana Lepore, Simona Nasi, Riccardo Lombardo, Massimo Giovara, Pasquale Buonarota.

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