Il peggior difetto di Eros & Cibo (già O cotta o cruda) di e con Antonio Damasco, che in scena si accompagna a Oscar Malusa, è che nello spettacolo non ci sono né eros né cibo. Anche se sul palcoscenico sono presenti tutti gli ingredienti per confezionare una pastasciutta che sarà servita a sei spettatrici e si fa un gran parlare damore, ciò che latita è una qualsiasi riflessione sia su ciascuno dei due elementi presenti nel titolo, sia unanalisi qualsiasi dei loro legami.
Due concorrenti allamore di una stessa signora, che non comparirà mai, confezionano una cenetta sfida il cui gradimento dovrebbe coronare il vincitore nel cuore della bella. Pretesto flebile, maldestramente rimpolpato da lunghi brani musicali e che non approda a nulla. Si esce dal teatro senza essersi divertiti, né avere pensato, per tacere della delusione di aver assistito a uno spettacolo banale e passabilmente noioso. Una noia incrementata dalla scarsa vena sei due attori che, lungi dal formare una coppia spumeggiante, si scambiano battute ovvie. Un esito magro su un rapporto, quello fra lamore e il nutrimento, su cui il cinema, si ricordi la famosa sequenza di Tom Jones (1963) di Tony Richardson, e la letteratura hanno proposto momenti indimenticabili. In questo caso, invece, tutto si limita al titolo, senza alcun reale riscontro nello sviluppo del testo e, cosa ben più importante, nelle scelte di regia.
valutazione: 1 2 3 4 5
Ideazione e Regia: Antonio Damasco; con: Antonio Damasco, Oscar Malusa; senografia: Darwin Lega; produzione: Teatro delle forme.