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Con il cielo e le selve ···· Con il cielo e le selve  ···· Hot

Con il cielo e le selve  ····

ImageMario Rigoni Stern è stato uno dei grandi saggi della letteratura e della cultura italiane. I suoi libri – da Il sergente nella neve (1953) a Stagioni (2006) – e la sua vita sono stati una continua testimonianza d’amore per la montagna, la cultura che ha ispirato, il ricordo di un mondo profondamente offeso da una malintesa modernità. Pino Petruzzelli, regista e attore solitario quanto efficace di un preciso indirizzo di teatro, ha tratto da Uomini, boschi e api (1980) uno spettacolo straordinario, Con il cielo e le selve, in cui, senza modificare una sola parola rispetto alla pagina scritta, riesce a condurre lo spettatore in un mondo semplice e arcaico, pulito e complesso, tenero e duro.

Un universo in cui anche la morte, quella naturale e quella data dal cacciatore, fanno parte di un quadro articolato e leale ove ciascuno ha il suo ruolo e lo ricopre rispettando quello degli altri, uomini o animali poco importa. Ne nasce, anche grazie alle belle melodie proposte da Luigi Maieron e Franco Giordani, uno spettacolo soffuso di virile malinconia per un universo e un’etica che sembrano appartenere alla preistoria, a tempi in cui l’uomo era ancora tale e rispondeva in prima persona dei suoi gesti. Si veda, a questo proposito il parallelo, appena accennato ma denso di significato morale, fra la fatica del cacciatore e la canna di fucile che spunta dal finestrino dell’automobile di passaggio e abbatte l’animale senza lealtà e utilità. Quello che è proposto è un salto dolce e duro in un passato forse perduto per sempre, ma non meno importante o gravido di conseguenze. In tutto questo un ruolo essenziale lo assume la straordinaria capacità affabulatrice di Pino Petruzzelli, oggi uno dei maggiori narratori del teatro italiano, capace di far rivivere con la modulazione della voce paesaggi montani e distese innevate, incontri conviviali e rudi confronti fra uomini e animali. Davvero da non perdere.

valutazione: 1 2 3 4 5 

Testo: Mario Rigoni Stern (1921 – 2008); produzione: Centro Teatro Ipotesi; regia e adattamento teatrale: Pino Petruzzelli; canzoni eseguite dal vivo: Luigi Maieron; mandolino e bouzouki: Franco Giordani; luci: Francesco Ziello: interprete: Pino Petruzzelli. 

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