Il gabbiano Jonathan Livingston (Jonathan Livingston Seagull, 1973) è il titolo di un fortunato libro dello scrittore americano Richard David Bach (1936) con un passato di pilota acrobatico ed estensore di manuali per conto della Douglas Aircraft. Il volumetto racconta di un gabbiano ripudiato dal suo stormo in quanto, anziché preoccuparsi di trovare cibo, passa il tempo a perfezionare le tecniche di volo sino a raggiungere velocità record. Esiliato e reietto vive in solitudine per molto tempo, perfezionando lo stile, riflettendo sulla vita, incontrando santoni e filosofi. Questo sino al momento in cui decide di ritornare con gli altri uccelli che lo accolgono, dapprima, come un trionfatore, quindi lo esiliano nuovamente accusandolo di essere un demonio. Nel frattempo si è fatto molti allievi che, mano a mano, diventano maggioranza nello stormo. Ora potrebbe godersi il successo, ma preferisce partire per nuovi lidi e insegnare ad altri la perfezione del volare.
Il volo è il titolo dello spettacolo scritto e interpretato da Matteo Alfonso e diretto da Nicola Pannelli che ha letto la metafora contenuta nel volume sia come una sfida al conformismo, sia come un inno allamore per lumanità, anche quando è formata da gente ingrata egretta. In pratica è di un lungo racconto recitato su un palcoscenico quasi spoglio e con una straordinaria sobrietà di movimenti. Ciò che interessa allautore attore è fare con la voce le stesse cose che il gabbiano Jonathan Livingston fa con le ali: ricercare la perfezione. A sipario chiuso si può dire che buona parte dellobiettivo è stata colta, anche se non mancano alcune sbavature.
valutazione: 1 23 4 5
Fonte: liberamente ispirato a "Il gabbiano Jonathan Livingstone" di Richard David Bach; regia: Nicola Pannelli; adattamento e interpretazione: Matteo Alfonso.