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Il canto della terra ... cento passi ancora ··· Il canto della terra ... cento passi ancora  ··· Hot

Il canto della terra ... cento passi ancora  ···

Il canto della terra ... cento passi ancora
Il canto della terra ... cento passi ancora

 

Il Canto della Terra, sottotitolo La musica della memoria, è una bella rassegna organizzata dall’Associazione Coloriamo Musica, dalla passione di Vittorio Attanasio e di Antonello Mura, senza l’aiuto di sponsor commerciali o interventi pubblici. Tre date, al Teatro dell’Archivolto tra dicembre e gennaio, con artisti come Gabriele Mirabassi  e Marco Pereira (il 20 dicembre), i Tetes des Bois (postdatato al prossimo 26 febbraio), legati dal senso profondo del loro modo di fare musica, che li ha portati a scelte anche marginali al grande carrozzone dello show business. E’ il caso anche di Pippo Pollina, che qualcuno ricorderà fondatore a Palermo degli Agricantus nel 1979, poi fuggito letteralmente dall’Italia nel 1985 per un peregrinare senza meta in tutta Europa, facendo anche il musicista di strada ed esibendosi nei ristoranti.

Stabilitosi in Svizzera, incide i primi albuma grazie all’incontro con il cantautore Linard Bardill (in questi giorni esce il loro nuovo disco insieme Caffè Caflisch). Quindi progetti, collaborazioni, incontri: un disco con Georges Moustaki, un album interamente dedicato al cantautore cileno Víctor Jara, imprigionato e ucciso nello Estadio Chile di Santiago pochi giorni dopo il golpe del generale Pinochet dell'11 settembre 1973 (da cui in concerto si è ascoltata la splendida Il giorno del falco), un’Orazione Civile per Ustica, spettacolo presentato in prima mondiale a Bologna e pubblicato su cd dall’etichetta Storie di Note. Sul palco del Gustavo Modena si è presentato prima da solo, una tastiera elettrica e una chitarra, poi è stato raggiunto da un altro chitarrista, srotolando canzoni vecchie e nuove, da Sambadio a Chiaramonte Gulfi, con il suo stile semplice e diretto, anti-retorico, anche quando afferra il dialetto e lo piega alle sue melodie. Ai brani alterna brevi presentazioni che si trasformano in divertenti racconti per un innato talento narrativo; e quando ci prova anche l’assessore Dalla Chiesa, arrivato a concerto iniziato “grazie a Trenitalia”, ricordando la sua amicizia con il cantautore e la sua partecipazione al contro-Festival di Sanremo da lui organizzato a Mantova, qualcuno dal pubblico gli ricorda che la gente è lì per sentire Pippo Pollina. Tempi duri per i politici, anche per quelli innamorati della buona musica.

valutazione:  1  2 3 4 5

Testo, regia e interpretazione: Roberto Risica e Daniele Aristarco.  <!--[endif]-->

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