Maddalena Crippa è uno straordinario animale da palcoscenico. Sia che reciti o canti la sua presenza sulla scena ha la capacità di catalizzare l’occhio e l’orecchio dello spettatore prima ancora, verrebbe da dire, delle parole o della canzoni che propone. Sarebbe oltremodo riduttivo definire A Sud dell’Alma un semplice recital di canzoni e poesie latinoamericane. Intanto è più vicino ad una seduta di poesia che non alla classica parata di canti e brani di prosa. Poi c’è la straordinaria unione d’elementi limpidamente poetici e grida politiche, una miscela da cui trasuda sia una raffinata espressività, sia il dolore per un’oppressione e un orrore quasi senza limiti. Brani come El problema non es (Non è il problema) o Alfonsina y el mar (Alfonsina e il mare) innescano sensazioni di drammatico, dolcissimo strazio che la cantante ingigantisce con la sua voce calda sensuale, bellissima nonostante la poca cura della metrica e dei ritmici classici.
La cantante riceve, poi, un aiuto sostanziale dal complesso d’Alessandro Nidi che l’accompagna con partecipazione e profonda solidarietà poetico – musicale. Davvero uno spettacolo da non perdere.
valutazione: 1 2 3 4 5
Regia: Letizia Quintavalla; drammaturgia: Maddalena Crippa, Letizia Quintavalla, Alessandro Nidi; interprete: Maddalena Crippa; direzione musicale: Alessandro Nidi; accompagnamento musicale: Giuliano Nidi (contrabbasso), Sam Marlieri (sassofono), Paolo Schianchi (chitarra), Alessandro Nidi (pianoforte).