Un maturo scrittore, che da tempo non scrive più, vive con un giovane bellissimo, che lo mantiene, in una grande casa di campagna. Un giorno il suoi amante gli dice che non vuol più dormire con lui e lo relega in una stanza da letto lontana da quella che hanno condiviso sino a quel momento. Roso dallira lo scrittore fallito arriva a picchiare il giovane e a tentare di costringerlo ad un rapporto dai connotati sadici. Prima che la violenza si consumi, la vittima vola dalla finestra e muore. Non sarà mai chiaro se si è trattato di delitto o suicidio.
Solo RH racconta questa storia sotto forma di monologo in cui il sopravvissuto sviscera il progressivo crescere di aggressività e frustrazioni sino allambiguo finale. Il testo, lo scorso anno interpretato da Roberto Herlitzka ( da qui il gioco di parole del titolo fra il riferimento al sangue e/o alle iniziali dellinterprete), è stato scritto dallo scrittore, sceneggiatore (Primo amore, 2003 di Matteo Garrone) e musicista Vitaliano Trevisan (1960) che, ora, lo interpreta in prima persona. La parte più significativa del lavoro fa leva su una memoria che, contro la volontà cosciente, costringe il protagonista a rivivere le fasi di una rapporto denso di luci ed ombre, risentimenti e slanci affettivi. Una relazione il cui filo rosso conduce alla rabbia per unesistenza irrisolta che si trasforma in rancore verso laltro, in facile dominio che fa emergere il senso profondo di un fallimento. Uno spettacolo più interessante che originale, ma di grande professionalità.
valutazione: 1 2 3 4 5
Produzione: Dedalofurioso; testo e regia: Vitaliano Trevisan; scene: Mirandolina Dipietrantonio; musica: Roberto Dani