La programmazione del Teatro della Tosse sta assumendo, sotto la direzione artistica di Massimiliano Civica, tratti abbastanza precisi in favore della sperimentazione e di proposte capaci di unire ricerca, lavoro sui testi e sguardo innovativo sugli stessi. Lo si era già notato con il Woyzeck di Claudio Morganti, se ne ha conferma in questo doppio Amleto. Due attori solisti, in due momenti diversi, propongono altrettante letture del testo shakespeariano partendo da ottiche quasi contrapposte.
Roberto Herlitzka, Ex Amleto in abiti moderni, racconta la tragedia del principe di Danimarca ricorrendo, in pratica, alle sole battute di questo personaggio. Il risultato è un gioco dattore di altissimo livello in cui solo la voce recitante, con lausilio di pochissimi oggetti di scena, modula, raccoglie, reinvesta molte possibili letture del testo. Si passa dallironia, alla tragedia, dalla follia al sentimento in un continuo di grande suggestione. Subito dopo Michele Sinfisi, Amleto nerovestito, con lausilio di poche seggiole, sui cui schienali sono scritti i nomi dei personaggi che progressivamente spireranno sulla scena, ricostruisce lintera vicenda mescolandone le parti e i momenti e giovando, anche lui, sui toni da quelli gridati alla comicità, dal sussurro al tragico. Se si deve proprio fare un paragone è possibile privilegiare questo secondo momento sia per loriginalità dellimpostazione che per la compattezza che lattore e regista riesce a creare attraverso unintelligente manipolazione dei materiali di partenza. Il che non vuol dire che la prova che lo ha preceduto non abbia grandi meriti, ma solo che essa appare meno originale e più giocata allinterno di una specifica esigenza attoriale. In conclusione una proposta spiazzante e stuzzicante.
valutazione: 1 2 3 4 5
Ex Amleto
Testo: William Shakespeare (1564 1616); trasuzione: Alessandro De Stefani; regia e interpretazione: Roberto Herlitzka.
Amleto
Testo: William Shakespeare (1564 1616); regia: Michele Sinisi; collaborazione alla scrittura scenica: Michele Santeramo; costume: Luigi spezzatatene; cura del progetto: Antonella Papero; interpretazione: Michele Sinisi.