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Il teatro comico ··· Il teatro comico ··· Hot

Il teatro comico ···

Image Il 1750 è un anno cruciale nella vita di Carlo Goldoni, è il momento in cui, con sedici copioni scritti in una sola stagione per conto dell’impresario Giacomo Medebac del teatro Sant Angelo di Venezia, il grande autore avvia in modo deciso sia la sua carriera di teatrante, sia la rivoluzione, che ha meditato a lungo e porterà a compimento proprio in quegli anni, contro la Commedia dell’arte e per un teatro, come di diceva allora, premeditato, vale a dire basato su un copione scritto e non sull’improvvisazione degli attori, meglio delle maschere. Un momento cardine aperto da una sorta di prefazione, la definizione è dello stesso Carlo Goldoni, in cui sono esposte, in forma di recita teatrale, le idee e i principi cui intende ispirarsi.

Si tratta de Il teatro comico, uno dei testi meno rappresentati di quest’autore in quanto vi domina più la teoria che il racconto. Una compagnia teatrale, diretta da un capocomico, devoto al nuovo modo di fare teatro, sta provando Il padre rivale del figlio, un testo che funziona da ponte fra il vecchio e il nuovo modo di concepire il lavoro sul palcoscenico. Proprio per questo il teatrante lo utilizza come esempio delle cose da fare e di quelle da non fare in una visione rinnovata del teatro. E’, nella sostanza, un testo in cui si mescolano un’idea originale di teatro nel teatro e una sorta di lezione teorica. Marco Bernardi propone una versione di questo testo che ruota quasi per intero sulle teorie goldoniane. Ne deriva una certa sottovalutazione del lavoro degli attori e un sensibile appesantimento del testo. In altre parole, appare davvero pregevole il lavoro filologico, mente perde forza quello spettacolare. Il fatto è tutt’altro che un male, ma rischia di deludere una parte del pubblico ancora tenacemente ancorata ad un’idea di teatro come qualche cosa di divertente e, al limite, forzatamente leggero.

valutazione: 1 2 3 4 5 

Tresto: Carlo Goldoni (1707 – 1793); regia: Marco Bernardi; scene: Gisbert Jaekel; costumi: Roberto Banci;luci: Lorenzo Carlucci; interpreti: Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Betta, Libero Sansavini, Roberto Tesconi, Alessandra Arlotti, Gianna Coletti, Alberto Fasoli, Luigi Ottoni, Maurizio Ranieri,Giovanna Rossi,Riccardo Zini.

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Opinioni inserite: 1

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Il teatro comico ··· 2018-02-26 08:44:11 GIULIO SARRICA
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5.0
Opinione inserita da GIULIO SARRICA    26 Febbraio, 2018

Pur se è indubbio che questo lavoro ha comportato un grosso impegno da parte dell'autore, del regista e degli attori, pur tuttavia ne è risultata difficile la comprensione da parte del pubblico, che è uscito dal teatro piuttosto frastornato e deluso. Peccato. Una narrazione più lineare senza incomprensibile simbologie sarebbe stat più accetta.

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