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La mia scena è un bosco ··· La mia scena è un bosco ··· Hot

La mia scena è un bosco ···

ImageNel 1989, Emanuele Luzzati pubblicava su Hystrio un canovaccio, in cui delineava i tratti della sua scena ideale, che immaginava essere un bosco, in cui, al posto degli alberi, ci fossero “mobili, pile di sedie, armadi accatastati l’uno sull’altro, vecchi banchi di scuola, comodini da notte, spalliere di letti, e perfino vecchie auto rovesciate”. Luzzati ambientava tale scena in una calda notte d’estate di stampo shakespeariano, in cui vedeva svariati personaggi fare capolino dagli oggetti scenici in un profluvio di citazioni dal teatro, dall’opera e dalla letteratura fiabistica. Tonino Conte invitò Luzzati a sviluppare quel canovaccio e fu così che lo scenografo diede corpo al suo primo e unico testo teatrale, andato in scena, per la prima volta, nella stagione 1989-90.

Per onorare la memoria di Emanuele Luzzati, dalla cui scomparsa (il 26 gennaio 2007) è passato ormai quasi un anno, la Tosse ha deciso di dedicargli, nella stagione in corso, una serie di spettacoli, a partire da questo La mia scena è un bosco, appunto, diretto, come nella vecchia versione, da Tonino Conte, in collaborazione qui con Claudio Orlandini. Nella sua nuova veste, lo spettacolo si rinnova e si arricchisce grazie all’accompagnamento musicale dal vivo di un ottetto di fiati della Giovine Orchestra Genovese (GOG), diretta dal Maestro Pietro Borgonovo. Le melodie scelte accentuano l’immaginario fantastico della messinscena, anche grazie a un ricco repertorio: Mozart, Puccini, Stravinsky, Beethoven, Telemann, Prokofiev, Maderna sono i compositori sulle cui note si sviluppa la rappresentazione. La ricchezza delle citazioni contribuisce a dare allo spettacolo un andamento vivace: si tratta di brevi spezzoni dalle più svariate forme di arte, che si alternano senza un ordine, incarnandosi nei diversi personaggi. Così, dopo Padre Ubu e la Gatta, ecco comparire Pulcinella, che lascia posto a Pinocchio, alla ricerca disperata del padre Geppetto; chiudono il quadro l’Asino e la Regina della Notte. Le citazioni vanno oltre e spaziano da Ionesco a Shakespeare passando da Boiardo. Sul palco tornano le maschere  e gli oggetti  creati da Luzzati, che ovviamente disegnò la scena, ripresa qui da Paola Ratto. La struttura di La mia scena è un bosco può risultare ostica allo spettatore, che rischia di perdersi dentro al meccanismo della citazione continua, ma lo spettacolo risente solo in piccola parte di questo limite, risultando invece un piacevole intrattenimento. (Roberta Balduzzi

Testo: Emanuele Luzzati  Regia: Tonino Conte, in collaborazione con Claudio Orlandini  Interpreti: Alberto Bergamini, Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Paolo Maria Pilosio, Michela Rapetta, Veronica Rocca   Scene: Emanuele Luzzati, a cura di Paola Ratto  Direzione musicale: Pietro Borgnonovo  Musicisti: Fabio Bagnoli, Romy Fernandez Berenguer, Eleonora De Lapi, Giulia Migannego, Jacopo Gabutto, Lorenzo Mastropaolo, Enrico Bellati, Martina Repetto

valutazione: 1 2 3 4 5

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