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Maria Stuart ··· Maria Stuart ··· Hot

Maria Stuart ···

ImageIn Maria Stuart di Fredrich von Schiller (1759-1805) viene rappresentato un conflitto che si esprime nell’antitesi tra le due protagoniste: Maria, regina di Scozia, già moglie del delfino di Francia, estradata in Inghilterra dopo la morte dello stesso e qui prigioniera da 18 anni, accusata di un complotto che dichiara di non avere mai ordito, ed Elisabetta I Tudor, regina d’Inghilterra, figlia illegittima del re Enrico VIII, cugina di Maria, che condanna all’impiccagione. Andrea De Rosa, regista dello spettacolo, ha dichiarato di avere letto la tragedia di Schiller nel 2004, quando, durante la guerra in Iraq, imperversavano catture e decapitazioni: in Maria Stuart si racconta uno dei momenti dei sanguinosi scontri tra cattolici (Maria) e protestanti (Elisabetta), quando atroci condanne venivano inferte all’ordine del giorno da entrambe le parti. S’intravedono quindi distintamente i segni di un passato rivissuto nell’attualità.

Qui chi deve scontare la pena di morte per la propria fede è la cattolica Maria, prigioniera della cugina in terra straniera, ufficialmente condannata per avere tentato di usurpare il trono di Elisabetta. La tragedia di Schiller ripercorre solo gli ultimi giorni prima della decapitazione della protagonista, che si avvicina con rassegnazione alla morte, accettando il proprio destino, dopo avere tentato invano di ottenere la grazia dalla regina. Lo scontro tra la dignità morale con cui Maria affronta la morte e il freddo potere della ragion di stato, che dà ad Elisabetta la forza di condannare la parente, vede però trionfare la prima. L’opposizione tra le due figure femminili si esprime in una rappresentazione contraddistinta da una doppia scena: un piccolo palco che si estende oltre il proscenio è la prigione di Maria, il palco centrale è invece la reggia di Elisabetta. Le due attrici contribuiscono a definire con padronanza le caratteristiche delle due regine: la francese Frédérique Loliée riempie d’intensità emotiva il proprio personaggio, Maria, mentre tenta senza successo di farsi le proprie ragioni, proclamando la propria innocenza; Anna Bonaiuto disegna invece una regina sterile, fredda esecutrice degli atti dovuti alla propria posizione, pur tuttavia non mancando d’imporre una certa drammaticità alla figura di Elisabetta che vive la propria decisione come una necessità drammaticamente in contrasto con il valore dei legami familiari. (Roberta Balduzzi)

Testo: Friedrich Shiller  Traduzione: Nanni Balestrini  Regia: Andrea De Rosa  Interpreti: Anna Bonaiuto, Frédérique Loliée, Alessandra Asuni, Flavio Bonacci, Massimo Brizi, Andrea Calducci, Fortunato Cerlino, Nunzia Schiano, Antonio Zavatteri  Scene: Sergio Tramonti  Costumi: Ursula Patzak  Luci: Pasquale Mari  Musiche: Giorgio Mellone  Suono: Hubert Westkemper  Produzione: Mercadante (Teatro Stabile di Napoli)


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