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Scaramouche ··· Scaramouche ··· Hot

Scaramouche ···

Image Scaramouche è una maschera del teatro dell’arte resa famosa, presso la corte di Luigi IVX, dall'attore italiano Tiberio Fiorilli (1609-1694). Fu anche la protagonista di un film diretto nel 1952 da George Sidney ed interpretato da Eleanor Parker, Stewart Granger e Janet Leigh. Il personaggio ritorna e dà il titolo ad uno spettacolo di Luciano Nattino, che lo ha ideato nel lontano 1983 e che lo ripropone in una versione aggiornata. Un gruppo di commedianti, scalcinati e affamati come di dovere, accoglie una giovane che vuole darsi all’arte, più per sfuggire alla disperazione, come si scoprirà, che per vera vocazione. Il capocomico, avaro e tirannico, la recluta con segrete mire sessuali, destinate ad andare deluse.

Lo spettacolo si articola su una serie di prove di brani, realizzati in modo debitamente ruspante e con pesanti incursioni dialettali, che spaziano da testi di Tito Maccio Plauto (250 – 184 a.C.), William Shakespeare (1564 – 1616), Molière (1622 –1673), Alfred Jarry (1873 – 1907), Luigi Pirandello (1867 – 1936), Bertolt Brecht (1898 –1956) e costruiscono una sorta di apoteosi, dai toni comici e miserabili, ma profondamente partecipati, del fare teatro. Un’oasi di creatività e umanità vera in un panorama segnato dalla violenza e dalla guerra i cui suoni ritornano periodicamente. Un mondo intessuto di fame, sesso, piccole miserie nobilitate dalla grandezza della creazione e dal soffio dell’arte. Non tutto appare convincente e la tesi di base patisce qualche lungaggine eccessiva, così come non manca una spruzzata di genericità tesa a rendere simili, se non uguali, autori ed opere che poco o nulla hanno in comune. Pecche trascurabili alla luce dell’amore per il palcoscenico e il mestiere che regista e interpreti sprizzano da tutti i pori.

valutazione 1 2 3 4 5

Testo e regia: Luciano Nattino; musiche: Paolo Conte; scene: Eugenio Guglielminetti; regista assistente: Esther Ruggiero; costumi: Elena Bovolenta; produzione musicale: Tiziano Villata; rielaborazione scenografica: Francesco Fassone, Alice Delorenzi - Officina dello Spettacolo; produzione: Casa degli Alfieri - Teatro degli Acerbi – Asti, Teatro 29, in collaborazione con la Fondazione E. Guglielminetti – Centro di Studi Teatrali e d'Arte Figurativa; interpreti: Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Carlo Nigra.

 

 

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