E' possibile ascoltare in uno stesso concerto All the things you are, Lady Madonna e Guarda che luna? Se sul palco ci sono Stefano Bollani, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti la risposta è sì. Ad aprire la felice serata organizzata dall'associazione culturale Jazz lighthouse mercoledì 24 ottobre al teatro Carlo Felice, è stato il duo Magoni-Spinetti: l'ex contrabbassista degli Avion Travel e la cantante toscana, insieme dal 2004 e di cui è appena uscito il loro quarto cd Live a Fip, formano un bizzarro ensemble che propone un repertorio di cover pescate negli ambiti più disparati: dal rock (Roxanne, Come Together), alla canzone (Nature Boy), al madrigale (Voglio di Vita Uscir). Ogni rilettura è fatta con grande originalità e sapiente virtuosismo; i brani sono scarnificati e stravolti, fino a riportarne alla luce la loro più intima essenza; così si evita l'oleografia anche con il totem De André, di cui il duo propone una Bocca di rosa versione speed-metal. Dopo quasi un'ora entusiasmante, si aggiunge Stefano Bollani: il trio esegue un vecchissima canzone di Billy Joel, un brano originale del pianista, Sicilia e Quando di Luigi Tenco.
Stefano Bollani, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti Hot
Inviato da Danilo Di Termini
26 Ottobre, 2007
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E' la volta del piano solo: Bollani apre il suo set con due brani che arrivano dal Brasile (tra cui Retrato Em Branco Y Preto di Jobim presente nell'intenso The third man, il nuovo disco con Enrico Rava pubblicato in questi giorni da ECM), poi si lancia in una suite improvvisata di sfolgorante bellezza. Ancora standard e originali, un'incursione nella letteratura con le poesie di Fosco Maraini: Bollani recita Il lonfo ed esegue Gnacca la formica, titoli tratti dalla Gnosi delle fanfole, libro che, ai suoi esordi, aveva musicato insieme a Massimo Altomare. Mentre il tempo sembra fermarsi (e invece è quasi mezzanotte) tocca a Ain't misbehavindi Fats Waller e all'inevitabile bis, un medley di dieci brani scelti a gran voce dal pubblico: così insieme a Ufo robot eMisterioso di Monk ci scappa anche l'ormai celebre Copacabana, à la manière de Paolo Conte e un'esilarante versione apocrifa di Fred Bongusto. Sul palco ritornano Magoni e Spinetti: c'è ancora tempo per un brano insieme e per raccogliere una vera e propria standing ovation.
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