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Diario minimo ···· Diario minimo ···· Hot

Diario minimo ····

Image Chi è solito provare una (giustificata) diffidenza verso le proposte che mettono assieme teatro e cibo (bevande, balli o feste varie) potrebbe ricredersi andando a vedere questo Diario Minimo che Giorgio Gallione ha immaginato partendo da una selezione di brani scritti da Umberto Eco, letti da Rosanna Naddeo e Giorgio Scaramuzzino, aggiungendovi un’orchestra formata dagli studenti dei corsi superiori del Liceo Nicolò Paganini, diretti da Mario Arcari, e le cibarie proposte da una nota ditta genovese. La scena è divisa in due parti: da un lato una quindicina di tavolini ove siedono e sono serviti una sessantina di spettatori - commensali, di fonte un’orchestra alloggiata su una struttura bianca a gradoni che ricorda le scenografie dei musical hollywoodiani degli anni quaranta.

Fra le due sezioni, al limite della collocazione degli orchestrali, un paio di leggii cui approdano gli attori, ad intervalli cadenzati dalle portate, per proporre  ai commensali i brani del famoso scrittore. Il primo dato positivo è proprio nella selezione fatta dalla ragia che, fra le migliaia di pagine vergate da quello che uno dei maggiori intellettuali del nostro tempo, ne ha estratto dieci che tracciano molto bene la sua prosa. Uno stile che non disdegna la commistione fra linguaggio aulico, citazione dotta e burla goliardica in cui non mancano i riferimenti scatologici e sessuali. I due attori, poi, pongono i brani, dalle molteplici sfumature, ritmando molto bene aulicità, ironia e volgarità. In questo il pezzo intitolato Come dire parolacce in società ha un valore esemplare, sia come scelta di testo sia come impostazione recitativa. La giovanissima orchestra, più entusiasta che perfetta (come si potrebbe pretendere altrimenti?), fornisce un’altra sponda, che non contrasta del tutto con il tintinnar di forchette e il sommesso brusio delle chiacchiere prandiali. Una proposta originale e da non perdere.

valutazione: 1 2 3 4 5

Testi di Umberto Eco (1933); regia: Giorgio Gallione; scene e costumi: Guido Fiorato; luci: Aldo Mantovani; interpreti: Rosanna Naddeo, Giorgio Scaramuzzino, muciche a cura di Mario Arcari che dirige l'orchestra formata dagli studenti (Mattia Desana, Luca Sciri, Erika Ferroni, Valentina Giacosa, Matteo Rebolini, Laura Babbi) dei corsi superiori del Conserbatorio Statale Nicolò Paganini.

 

 

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