Abbandonato il monologo, Paolo Migone e Marco Marzocca uniscono le
proprie forze per confrontarsi con il capolavoro di Cervantes, Don Chisciotte, che interpretano liberamente pur nel rispetto delle tematiche di fondo dellopera originale.
Accompagnato e assistito da Sancio Panza (Marco Marzocca), Don Chisciotte (Paolo Migone) si dibatte nel suo delirio, lottando con nemici immaginari che lo feriscono e sognando lamore della bella Dulcinea.
Il fedele Sancio non abbandona mai il padrone, né quando si trova di fronte ad avversari reali, né quando è turbato da incubi e paure. Così delirio, amicizia, amore e il tema del doppio (il cavaliere e il suo paladino, lo sdoppiamento generato dalla follia, il contrasto tra mondo reale e immaginario) diventano il fulcro di uno spettacolo che fa della comicità il suo collante. Il meta-teatro, che si manifesta, tra le altre cose, nellintrusione sulla scena di tecnici, contribuisce a rafforzare il senso di distacco tra realtà e finzione.
Lo spettacolo risulta così una piacevole rilettura delle avventure del cavaliere della Mancia, seppure senza grosse pretese. Bravissimo Marco Marzocca che interpreta uno scanzonato Sancio Panza, in costante contrapposizione con il sofferente e delirante Don Chisciotte di Paolo Migone. (Roberta Balduzzi)
valutazione: 1 2 3 4 5
Adattamento: Paolo Migone Regia: Laura Cantarelli Interpreti: Paolo Migone, Marco Marcocca e Daniela Marozzi Produzione: Bananas S.r.l. e Sosia & Pistoia