In un locale miserabile e povero di Palermo vivono tre anziane prostitute e un giovane handicappato, figlio di una loro collega e privo di genitori da anni immemorabili. Le tre meretrici lo hanno fatto screscere e lo trattano come un figlio, ma ora è arrivato il momento di farlo volare con le sue ali e le madri surrogate mettono da parte ogni dolore per suo bene e o lasciano partire. Misericordia di Emma Dante è un inno all’amore materno che esalta il ruolo e la sensibilità delle donne a fronte dei figli, un testo che potremmo definire femminista nel senso più alto del termine. In questo si ritrova sia un classico campo d‘interesse di questa drammaturga, sia uno dei punti di forza del suo teatro e del suo cinema.
Da un punto di vista stilistico, poi, ritroviamo la sensibilità di questa regista per i colori, qui evidente nei numerosi oggetti che riempiono il sacco che il giovane minorato disperde sul palcoscenico.
In altre parole, Misericordia e la sua regia rappresentano una delle maggiori testimonianze della genialità i Emma Dante.