Per la chiusura del master di recitazione della scuola del Teatro Stabile di Genova, Massimo Mesciulam, in veste di regista e insegnante, ha scelto Riccardo III di William Shakespeare dandone una versione, curata da Anna Laura Messeri, che guarda anche all’attualità politica, ad esempio mettendo nelle mani del tiranno omicida un rosario che ricorda quello sbandierato in campagna elettorale da un politico italiano di destra.
Numerose le intrusioni nel testo classico, compresa la frase detta nel finale: le madri dei tiranni sono sempre incinte. Gli storici di informano che Riccardo III (1452 –1485), ultimo sovrano d'Inghilterra appartenente alla casa di York, non fu più malvagio dei re che lo precedettero o seguirono, ma William Shakespeare (1564 –1616), che visse durante il regno di Elisabetta I° (1533 –1603) Tudor, teneva accuratamente conto dei desideri pollici della corte della sua epoca, per cui fu ben contento di descrivere l’ultimo re della casata precedente come un tiranno e assassino crudele. In questo modo Riccardo III à passato alla storia del teatro come un intrigante che non si frema davanti all’omicidio di bimbi. Massimo Masciulam fa di questo personaggio una sorta di somma di tutti i tiranni, invitando lo spettatore a diffidare e vigilare. Lo spettacolo mette in mostra una modernità non occasionale e un’attualità tutt’altro che disprezzabile. La regia è modernissima e geniale; la incarnano un gruppo di giovani attori encomiabili non solo per la passione con cui recitano, ma anche per l’abilità con cui danno vita alle indicazioni del regista. Le giovani attrici, soprattutto, mostrano una maestria veramente straordinaria unita ad una maturità scenica di tutto rispetto.