Lavoro teatrale di una certa originalità, è una rilettura della storia di Turandot, principessa anomala che faceva uccidere i pretendenti che non rispondevano correttamente ad alcune domande. Su questo, inserimenti di citazioni del presente o del passato prossimo, parlando anche di Piazza Tien An Men (è un ‘non dimenticate’ a 30 anni dai fatti) ma anche personaggi storici o momenti sociali importanti.
Ogni cosa è raccontata soprattutto attraverso i brani – tutte cover tranne l’ultimo composto da Toni Canto - eseguiti da un contrabbasso ed una cantante. Non è uno spettacolo musicale, è un alternarsi di dialoghi a tratti divertenti (si gioca molto sulle differenti filosofie dei due personaggi protagonisti, uno meridionale e l’altra del nord). Proprio nella drammaturgia non sempre tutto funziona bene, si ha l’impressione di alcune forzature per potere inserire quanto pensato dall’autrice e regista Marta Dalla Via. Considerata da vari anni attrice, drammaturga e regista di grandi capacità (lo scorso anno le è stato assegnato il premio Mariangela Melato), ha probabilmente da fare qualche piccola variazione affinché tutto scivoli via meglio. Per realizzare uno spettacolo così formalmente anomalo servivano produttori ‘illuminati’ quali Corvino Produzioni e Bubba Music. Quest’ultimo ha ereditato l’esperienza di Cose di Musica - storica agenzia musicale della canzone d’autore italiana – che nell’ultimo trentennio si è prodigata nella musica impegnata, nel jazz, nel teatro d’intrattenimento, promuovendo e curando tournée che hanno coinvolto, tra i tanti, Fabrizio De André, Pooh, Ivano Fossati, Mia Martini, Zucchero, Lucio Dalla, Gino Paoli, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Edoardo Bennato, Avion Travel, Gianna Nannini, Irene Grandi, Nada, Enrico Ruggeri, Enzo e Paolo Jannacci, PFM, Anna Oxa, Musica Nuda (Petra Magoni e Ferruccio Spinetti). Ma il motore trainate è stato Marcello Corvino (Corvino Produzioni) che da 20 anni si occupa di spettacolo prediligendo un modo di realizzare e programmare diverso, partendo dalla sua prima esperienza con Moni Ovadia (continuano a collaborare tanto da presentarlo al Teatro Modena fino in questi giorni con Dio ride Nish Koshe) ha sviluppato l’interesse per tipi diversi di spettacolo coinvolgendo tra i tantissimi l’astrofisica Margherita Hack, il matematico Piergiorgio Odifreddi, i giornalisti Corrado Augias, Marco Travaglio, Oliviero Beha, Claudio Sabelli Fioretti, il magistrato Gherardo Colombo, gli scrittori Vincenzo Cerami, Stefano Benni, la regista Lina Wertmuller, Vittorio Sgarbi e Don Andrea Gallo. Assieme, hanno saputo creare le basi per questo Turandò che terminerà la sua tournée al Teatro Carcano di Milano ad aprile. Anima dello spettacolo Petra Magoni & Ferruccio Spinetti, due artisti ai massimi livelli che sanno fare sorridere e pensare coinvolgendo con il loro modo di chiacchierare a tratti scanzonato. Ancora più bravi se si pensa che Spinetti è un contrabbassista e polistrumentista che ha lavorato per 15 anni – fino al 2003 – con la Piccola Orchestra Avion Travel senza mai pensare di fare l’attore. L’incontro occasionale quell’anno con Petra Magoni (lei gli aveva chiesto se potesse sostituire il suo chitarrista ammalato) ha messo le basi per Musica Nuda, un sodalizio vincente che in 17 anni ha dato vita a oltre 1400 concerti, ha prodotto otto dischi in studio, tre dischi live e un dvd. Musica divertente, musica colta, musica riletta come mezzo per comunicare emozioni. Virtuosa della voce lei (dotata per nascita, ha affinato il suo stile anche con studi di musica sacra), incredibile musicista lui che riesce a creare sonorità e forti emozioni con uno strumento conosciuto più per le sue caratteristiche da accompagnamento che non nella veste solistica.