Valutazione Utenti0.0 (0)
Inviato da Umberto Rossi
16 Marzo, 2007
0Add
Due giovani, Nino e Petru, sono colti durante quattro giornate nel retro di un bar, nascondiglio ideale per sfuggire alle trappole e ai pericoli del mondo esterno. Le battute sono d'impianto dialettale siciliano e risuonano su un palcoscenico quasi spoglio, con alcuni oggetti a suggerire il luogo. Uno è un giocatore d'azzardo di mezza tacca, l'atro il garzone del locale che sogna di diventare banconiere. Dalla chiacchiera emergono sogni di stangate a danni di malavitosi di rispetto, un delitto commesso più per rabbia che per progetto e, alla fine, la polizia che li aspetta, paziente e inesorabile, dietro la porta. Bar è un bel testo, misurato nell'esecuzione ed affidato alle voci esperte di Francesco Sframeli e Spiro Scimone, che è anche autore del testo.
Cè, poi, il segno delloppressione morbida legata alla figura materna e i segni di una vita disperata, preda di una deriva che non conosce né riscatti né vie duscita. E il ritratto di una condizione marginale da cui non è possibile uscire, tanto che persino i sogni si ammantano di unaurea minima: evitare di lavare i pavimenti, avere una minima sicurezza economica senza essere costretto ad inchinarsi ai potenti. E un testo, scritto nel 1996, apparentemente minimo, ma ricco di riferimenti colti - Beckett, Pinter, Mamet - che la regia di Valerio Binasco asciuga sino all'essenziale, costruendo un piccolo gioiello in bilico fra ironia e rabbia, malinconia e sarcasmo. Francesco Sframeli e Spiro Scimone hanno vinto, nel 1997, il Premio Ubu come migliori attori e, nel 2001, hanno diretto e interpretato Nunzio, un film tratto da una loro opera teatrale e presentato con successo al Festival del Cinema di Venezia.
valutazione: 1 2 3 4 5
Testo di Spiro Scimone, Regia Valerio Binasco, scenografia e costumi: Titina Maselli; interpreti: Spiro Scimone e Francesco Sframeli.