Heretico, di Simone Perinelli, è uno spettacolo composto da sette parti e un prologo in cui si citano le pagine più violente della Bibbia, prodromo a una serie di appunti alla religione (cattolica?) individuata come una fede che utilizza come simbolo la croce, cioè uno strumento di morte e tortura.
Quella di Laviedelfool è una proposta animata da quattro attori, due donne e due uomini, che rifiutano ogni visione salvifica e denunciano i molti crimini, ad esempio le molestie ai minori, di cui gli uomini di Chiesa si sono macchiati nel tempo. Si passa dalla condanna di Giordano Bruno (1548 – 1600), arso vivo in Campo de' Fiori, a Roma, dopo essere stato condannato a morte dall’Inquisizione romana per le cose che scriveva. Teatralmente si tratta di uno spettacolo decisamente originale animato da quattro interpreti che non si risparmiano per rendere convincenti le loro tesi. Ciò che convince meno è l’accumulo di materiali che storicamente nascono da situazioni assai diverse. Infatti, poco ha a che fare la pedofilia con l’attività ferocemente oscurantista dell’Inquisizione. Così come si stenta a cogliere un filo comune fra le violenze magnificate nella Bibbia e la funzione politica della chiesa in tempi moderni. Ciò che resta e convince è una denuncia antidogmatica che attraversa i secoli e unifica, questo sì, l’oscurantismo di ieri alla faziosità di oggi.