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John Gabriel Borkman John Gabriel Borkman Hot

John Gabriel Borkman

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
John Gabriel Borkman
Autore
Henrik Ibsen
Interpreti
Gabriele Lavia, Laura Marinoni, Federica Di Martino, Roberto Alinghieri, Giorgia Salari, Francesco Sferrazza Papa, Roxana Doran.
Scene
Guido Fiorato
Musica
Andrea Nicolini
Luci
Marco D’Andrea
Compagnia
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA, TEATRO STABILE DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE, TEATRO DELLA TOSCANA – TEATRO NAZIONALE

Henrik Johan Ibsen (1828 – 1906) scrisse John Gabriel Borkman, penultima opera della sua teatrografia, nel 1896. È un dramma in quattro atti ancora impregnato di quello spirito naturalista che segna gran parte del lavoro di quello che molti considerano, a regione, il padre della drammaturgia moderna.

John Gabriel Borkman è stato il direttore di una banca norvegese, ha conosciuto l’anta dell’arresto e la vergogna del carcere quando si è scoperto, su denuncia di una che considerava suo amico, che usava i soldi dei depositi e le azioni dei clienti per speculazioni personali. Dopo otto anni di prigione è stato rimesso in libertà, è ritornato a casa ove vive da separato con la ex – moglie e il figlio. Sono passati molti anni da quella liberazione e l’ex- banchiere continua a sperare in una riabilitazione che lo riconsegni all’onore della società- Il fatto è che lui ha usato le risorse dei depositanti per costruire un grandioso progetto industriale che ne facesse un fondatore di una società più avanzata. Ora il confronto è con l’ex coniuge e con la di lei sorella per il controllo del figlio, ma il giovane si sottrae a tutto preferendo una vita libera assieme ad una ragazza che ama la musica. Da tempo, almeno dal 2002 con la messa in scena de Un nemico del popolo di Arthur Miller da Ibsen, Marco Sciaccaluga pensava ad una messa in scena di questo testo. L’occasione si è presentata con la versione, che il regista ha ampiamente rimaneggiato, di Danilo Macri e con la disponibilità di Gabriele Lavia nel ruolo dal titolo. Ne è nato uno spettacolo lungo, oltre due ore di rappresentazione, sontuoso e dotato di una scenografia di Guido Fiorato davvero rimarchevole. Qualche perplessità desta l’attualizzazione del copione che si riduce a uno spazio ampio per il primo attore senza mettere in luce quella che lo stesso autore aveva intuito come asse del dramma: la voracità immorale del nascente capitalismo. In altre parole, uno spettacolo grandioso, ma pregevole più sul versante attoriale e scenografico che su quello interpretativo.

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John Gabriel Borkman
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opinioni autore

 
John Gabriel Borkman 2018-11-07 12:07:18 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    07 Novembre, 2018
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