Marco Manchisi rende omaggio al grande attore napoletano con uno spettacolo, Il corpo di Totò, che utilizza sia mimiche e gesti, sia poesie e brani di giudizi e ricordi di grandi registi come Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Nemerge uno spettacolo in cui la figura di Totò è assunta in tutta la sua completezza in un ritratto sfaccettato e dolente.
E' una proposta dalto livello, in cui lattore e regista hanno modo di mettere in luce sia il suo amore per personaggio sia la duttilità delle sue capacità dinterprete moderno. Si parte, quasi in sordina, con gesti e recitazione che sembrano lennesima mimesi dellagire del Principe Antonio De Curtis, poi, progressivamente lo spettacolo prende quota, sino a toccare punte di commozione (la lettura della poesia A livella) e struggente malinconia (il ricordo di Totò intento ad interpretare uno dei suoi ultimi film). E unoccasione davvero rara per vedere allopera un bravo attore capace di coniugare ammirazione, nostalgia e rispetto.
valutazione: 1 2 3 4 5
Testo e interpretazione: Marco Manchisi; musiche eseguite dal vivo da Guido Sodo