Ridurre un romanzo per il teatro non è unimpresa semplice, ma, se il testo racchiude in sé lintensità di contenuti e la complessità dei Demoni di Dostoevskij, riuscire a limitarlo al tempo di una rappresentazione risulta ancora più complesso. È quello che ha tentato di fare Renzo Trotta con lo spettacolo messo in scena in questi giorni al Teatro Duse da un gruppo di giovani allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova con la partecipazione di Miriam Formisano, Lucia Cammalleri e Carlo Besozzi.
I demoni è uno spaccato della Russia della seconda metà dellOttocento, quando il testo è stato composto (1870 - 1872), e incarna le idee rivoluzionarie che infiammavano i cuori dei giovani russi di allora. Il romanzo di Dostoevskij racconta la storia di un gruppo di terroristi, ma anche le vicende di anime turbolente e ossessionate dal nichilismo che pervade le proprie vite. La trama gira intorno al principe Nikolai Stavrògin. Feroce e ambiguo, Stavrògin è la rappresentazione del male della società contemporanea: stupra e lascia morire una bambina, sposa per gioco una contadina zoppa e la abbandona per poi tornare da lei promettendole falso amore.
Renzo Trotta, oltre a regista anche curatore delladattamento dal romanzo di Dostoevskij, riesce nel difficile intento di mettere mano nel ricco materiale del testo originale, estrapolandone i momenti più tragici e i contenuti più significativi per la vicenda narrata. Laltezza della materia e lo statura dei personaggi non aiuta tuttavia lo spettacolo a oltrepassare la soglia della staticità, che sembra a più riprese caratterizzare la rappresentazione. (Roberta Balduzzi)
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Tratto da I demoni di Fedor M. Dostoevskij Regia e adattamento: Renzo Trotta Interpreti: Carlo Besozzi, Jacopo Bicocchi, Lucia Cammalleri, Gaia Casanova, Federico Giani, Davide Iacopini, Simone Luglio, Massimo Malagugini, Mauro Parrinello, Mario Pietramala, Gisella Szaniszlò, Miriam Formisano Scene e costumi: Guido Fiorato Luci: Sandro Sussi