Eduardo De Filippo ha scritto e diretto Filumena Marturano nel 1946. D’allora quest’opera si è affermata come uno dei capolavori dell’autore napoletano, ha avuto varie edizioni cinematografiche e televisive e si è confermato come una delle prove d’attrice più ardue. Nel tempo hanno vestito i panni di questa ex-prostituta, dopo Titina De Filippo che ne fu la prima interprete, Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli, Lina Sastri e Mariangela Melato.
Tradotto in numerose lingue, questo copione originò battute (e figlie nun se comprano, e figlie so' ffiglie... e so' tutte eguale..) entrate nel linguaggio comune. Liliana Cavani ha trovato in Mariangela D’abbraccio una Filumena in grado di tenere testa alle interpretazioni delle sue migliori colleghe del passato e assecondare il lavoro di ammodernamento dell’opera richiesto dallo scorrere del tempo. Eduardo, infatti, aveva preso di mira un fenomeno all’epoca molto diffuso e fonte di indicibili drammi: quello dei figli illegittimi. Un problema sociale che sarà avviato a soluzione solo molti anni dopo con la riforma del diritto di famiglia. Filumena ha conosciuto Don Domenico (Mimì) Soriano quando lavorava in una casa di tolleranza. Lui è un ricco industriale dolciario e l’ha piazzata, prima in un appartamentino, poi l’ha voluta in casa sua sempre con il compito di accudirlo e tenere d’occhio l’azienda durante i frequenti viaggi che lui faceva a Parigi e Londra per darsi alla bella vita. Ora ha conosciuto una ventiduenne di cui si è invaghito e che vuole sposare. Da qui la decisione dell’ex-prostituta di fingersi moribonda per farsi sposare in articulo mortis, il tutto per tutelare i suoi tre figli, uno dei quali di Don Mimì che vorrebbe sapere quale sia carne della sua carne ma la donna, su questo, non transige: o tutti figli o nessun figlio. Il testo assume venature femministe ante litteram ed è rimarchevole per i tre monologhi in cui impegna la protagonista. Una prova d’attrice davvero molto ardua e che Mariangela D’abbraccio supera alla grande, lasciano a distanza la performance, niente più che professionalmente corretta, del suo partner, Geppy Gleijeses.