Capita raramente di assistere ad uno spettacolo in cui si respira autentica passione per il palcoscenico, unita ad intelligenza nella costruzione della proposta. E una felice circostanza che si coglie sin dalle prime battute di Enrico V (1599), il testo più patriottico fra quelli shakespeariani, unopera in cui si celebrano le glorie dellinglesità bellica, pur senza trascurare abbondanti dosi di satira sia nei confronti dei nemici francesi, sia in direzione degli stessi britanni.
Il testo prende spunto dalla famosa battaglia di Azincourt (25 ottobre 1415) in cui, nel corso della guerra dei centanni (1337 1453), lesercito guidato dal re Enrico V sconfisse quello francese, che gli era superiore per uomini e mezzi, confermando per lungo tempo la legittimità dei possedimenti inglesi in Francia. E' un testo sicuramente eroico, al punto che Laurence Oliver lo utilizzò, nel 1944 in piena seconda guerra mondiale, per il primo film da lui diretto.
Oggi sono gli attori della scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova a proporre, sotto la guida di Massimo Mesciulam, una versione pregevole per molti aspetti. Il primo è il vigore e la passione che percorrono la recitazione. Pur se in alcuni punti affiorano sbavature a livello di dizione e gestualità, è lo spirito complessivo che riscalda il cuore alla vista di tanto amore per il palcoscenico. Cè, poi, una regia che, con lutilizzo di pochi oggetti di scena rende attuale e vivo unopera vecchia di quattro secoli e mezzo. Lequilibrio fra tragedia, orrore della guerra e ironia già presenti nel copione sono qui bilanciati in modo perfetto e sorreggono uno spettacolo che dà fiducia nel futuro e illumina il presente.
valutazione: 1 2 3 4 5
Testo: William Shakespeare (1564 - 1616 ); versione italiana: Anna Laura Messeri; regia Massimo Mesciulam; consulenza per scene e costumi: Laura Benzi; luci Sandro Sussi; interpreti:Alex Sassatelli,Andrea Bonella, Fabrizio Careddu, Massimo Cagnina,Daniele Gatti,Maurizio Lastrico,Paolo Li Volsi,Kati Markkanen, Barbara Moselli, Stefania Pascali, Fiorenza Pieri, Vito Saccinto, Marco Taddei