Francesco Piccolo (1964) è uno scrittore e sceneggiatore italiano, autore di due libri (Momenti di trascurabile felicità, 2010 e Momenti di trascurabile infelicità, 2015) da cui Giorgio Gallione ha tratto lo spettacolo Momenti di trascurabile in/felicità, affidandosi all’arte due comici di grande forza espressiva come Ugo Dighero e Maurizio Lastrico.
I due danno vita a numerose citazioni di capitoli del volume con inventiva e gusto. In meno di due ore snocciolano un vasto catalogo di fobie, tic, abitudini e conformismi, piccoli piaceri inaspettati e contrattempi. Sono citazioni e racconti di sentimenti e piccoli fatti di vita dietro cui è facile cogliere problemi e dammi che segnano il nostro quotidiano. Si va dalla paura – attrazione per il diverso (Il bambino giapponese) alla cattiveria che nasconde frustrazioni profonde (Il posto prenotato in treno), dagli acri umori emanati dall’inferno coniugale ai mille piccoli incidenti che segano una qualsiasi giornata e di cui gli altri neppure si accorgono. E’ un catalogo esilarante e terribile in cui ritroviamo vari aspetti della nostra vita di tutti i giorni. Certo, verrebbe voglia, dopo aver letto i libri o visto lo spettacolo, di rinunciare almeno ai più evidenti e disturbanti di queste rogne, se non sorgesse il dubbio che, è ricordato nel testo di presentazione, come con i bastoncini dello shanghai, se tirassi via la cosa che meno mi piace delle persone che amo, ne verrebbe via anche quella che mi piace di più. Il regista ha rinnovato uno dei miracoli a cui ci ha abituati: con pochi materiali – qui alcuni sgabelli e vari tendoni bianchi e arricciati – ha realizzato uno spettacolo bello e ricco di significati.
Le fotografie che accompagnano questo testo sono di Chiara Saitta