Weekend Comedy nasce nel 1985 dalla penna di Janne e Sam Bobrick (1932). Il secondo di questi due autori, marito della prima, è un anziano scrittore americano noto soprattutto per i testi delle canzoni a cui ha messo mano nonché per i copioni teatrali e, soprattutto, televisivi che ha firmato. In altre parole un onesto artigiano della scrittura abile, soprattutto, nel confezionale prodotti accettabili dal grande circuito commerciale.
Con simili precedenti risulta difficile comprendere la ragione per cui un’onorata compagnia teatrale come Attori & Tecnici abbia sentito la necessità di recuperare da un giusto oblio un testo di cui nessuno sentiva la mancanza. Due coppie, una di coniugi più anziani e una di giovani, si trovano casualmente in un capanno di montagna che entrambe hanno affittato all’insaputa l’una dell’altra. Passato il primo sconcerto e smoccolato a dovere nei confronti dell’impiegata d’agenzia che ha commesso l’errore, decidono di far di necessità virtù e acconciarsi a trascorrere il fine settimana sotto lo stesso tetto. All’inizio le cose vanno piuttosto male e le relazioni interpersonali si fanno aspre, ma alla fine tutto si aggiusta: gli anziani traggono dall’entusiasmo dei giovani nuova linfa per il loro rapporto e i ragazzi imparano tolleranza e comprensione dal contatto con i più maturi. E’ un testo modesto e ipocrita, più adatto a un telefilm di fascia pomeridiana che non a uno spettacolo teatrale. Ovvio che l’unico motivo d’interesse nasca dall’interpretazione degli attori e qui i vecchi Viviana Toniolo e Stefano Messina hanno ampio spazio per distanziare i due ragazzi (Roberto della Casa e Claudia Crisafio) che, da parte loro, non hanno altro da offrire se non l’avvenenza degli anni verdi.