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Erano tutti miei figli Erano tutti miei figli Hot

Erano tutti miei figli

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
All My Sons (versione italiana Masolino d’Amico)
Autore
Arthur Miller (1915 – 2005)
Interpreti
Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Filippo Brazzaventre, Barbara Gallo, Enzo Gambino, Annalisa Canfora, Giorgio Musumeci.
Scene
Antonio Fiorentino
Luci
Franco Buzzanca
Compagnia
Teatro Stabile di Catania Doppiaeffe Production s.r.l. Compagnia di Prosa

Arthur Miller (1915 – 2005) è stato un commediografo e scrittore americano la cui fama è strettamente legata alle problematiche sociali. Già con il romanzo Focus (1945) mise in luce l’antisemitismo che serpeggiava sotto la superfice della società americana. Per quanto riguarda il teatro Erano tutti miei figli (All My Sons), messo in scena per la prima volta nel 1947, si inserì nella denuncia dei profittatori di guerra, così come il successivo Morte di un commesso viaggiatore (Death of a Salesman, 1949) s’impose come forte orazione contro la fine del sogno americano e Il Crogiuolo (The Crucible, 1953) fu letto come una robusta dichiarazione contro il maccartismo allora imperante.

Riportare oggi sul palcoscenico questi testi richiede una rilettura calibrata alla luce di una qualche interpretazione originale, cosa che manda del tutto nello spettacolo messo in scena da Giuseppe Dipasquale con Mariano Rigillo nel ruolo del protagonista. Un difetto che aumenta la polvere che si è depositata sulle pagine di questo copione con il passare del tempo. Joe Keller è un industriale benestante, ex proprietario insieme al suo socio Steve di un'azienda che durante la seconda guerra mondiale fabbricava componenti per aerei. Una partita di questi materiali, fallata all’origine, è stata montata su veicoli impegnati in combattimenti, undici dei quali sono precipitati. L’industriale, arrestato e processato, si è salvato riversando ogni respirabilità sul socio che è stato condannato a una lunga pena detentiva. Ora, tre anni dopo la fine della guerra, ha convertito l’azienda nella produzione di elettrodomestici, mentre sua la moglie continua ad aspettare il figlio, pilota militare, disperso in combattimento. L’altro suo figlio vorrebbe sposare l’ex – fidanzata del fratello e tutto sembra procedere per il meglio quando un colpo di scena svela come sono andare realmente le cose e spinge al suicidio il profittatore. La regia non tenta neppure di collegare in qualche misura i temi agitati sul palcoscenico a problematiche attuali o di storicizzare il discorso limitandosi a riproporlo piattamente, anche a costo di pagare il prezzo di una noia mortale.

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opinioni autore

 
Erano tutti miei figli 2015-03-18 10:00:01 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
6.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    18 Marzo, 2015
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