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L’invenzione della solitudine L’invenzione della solitudine Hot

L’invenzione della solitudine

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
L’invenzione della solitudine
Autore
Paul Auster
Interpreti
Giuseppe Battiston
Scene
Guido Fiorato
Musica
Stefano Bollani
Compagnia
Teatro dell’Archivolto / Teatro Stabile di Genova

Giorgio Gallione è un regista che non sbaglia quasi mai un colpo. Lo dimostra questo L’invenzione della solitudine, monologo recitato da Giuseppe Battiston e tratto dal romanzo – saggio omonimo (1982) dello scrittore americano Paul Auster. Quest’ultimo è uno degli alfieri della corrente detta postmodernista, un movimento letterario che unisce l’esaltazione dell’esperienza personale – anche quella legata a fattori minimali – a uno sguardo preciso e tagliente sulla società.

Nel caso specifico sono i ricordi che affiorano alla memoria di un figlio alla notizia della morte improvvisa del padre con cui non aveva quesì più rapporti. Un monologo in cui affiorano sentimenti contrastanti, malinconie e rimpianti, rabbie non sopite e tenerezze. Quasi come le numerose paia di scarpe che l’attore raccoglie da vari angoli del palcoscenico e dispone ordinatamente su un mobile, prima di farne un fascio da portarsi dietro. Sono i residui, mentali e sentimentali, di un bagaglio destinato a sedimentarsi nel cuore e nella testa come materiale non più eliminabile. Un groviglio di brandelli del tempo da cui emerge una vita destinata solo all’accumulo del denaro, segnata dal dollaro come valore supremo, unità di misura per tutte le cose. E’ questa la parte più politica dell’opera, quella che supera i confini dell’esperienza individuale per farsi segno di un’epoca e di un’intera generazione. Un’impostazione di questo tipo richiedeva un interprete di grande spessore e Giuseppe Battiston dimostra di essere pienamente all’altezza del compito. Quanto allo scenografo e costumista Guido Fiorato, gli va dato atto di aver saputo costruire una sena in cui la povertà degli arredi non va a scapito della coesione e profondità del testo. Giorgio Gallione dà prova, ancora una volta, di essere un grande teatrante con una direzione che ha il pregio di non farsi sentire e questo senza perdere un grammo di autorevolezza e originalità. Alla produzione hanno partecipato il Teatro dell’Archivolto e lo Stabile di Genova che ha inserito lo spettacolo nel suo cartellone per il febbraio 2014 (al Teatro Duse dal 5 al 9). Un ottima occasione per non perdere uno spettacolo agile, profondo e bello.

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L’invenzione della solitudine
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opinioni autore

 
L’invenzione della solitudine 2013-12-19 08:51:57 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    19 Dicembre, 2013
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