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La grande guerra eppure si rideva La grande guerra eppure si rideva Hot

La grande guerra eppure si rideva

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
La grande guerra eppure si rideva
Autore
Lorenzo Costa
Interpreti
Lorenzo Costa, Federica Ruggero.
Luci
Doriana Barbè
Compagnia
Teatro Garage

La prima guerra mondiale fu scatenata nell’estate del 1914 e terminò nel novembre del 1918. Vi presero parte le grandi potenze europee, il Giappone e gli Stati Uniti, causò nove milioni di morti tra i soldati dei vari eserciti, circa sette milioni di vittime civili dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni belliche, ma anche alla carestia e alle malattie. I feriti, traumatizzati e menomati furono così numerosi che ancor oggi non se ne conosce il numero preciso. Fu uno scontro che ebbe, come conseguenze più o meno dirette, il mutamento della carta geografica europea con la dissoluzione dell’impero austro – ungarico, la nascita della Russia Sovietica, i germi da cui nasceranno i regimi dittatoriali che porteranno al sanguinassimo secondo conflitto mondiale (1939 – 1945).

Questa prima, crudele carneficina, di cui fra poco si celebrerà il centenario, fa da sfondo a La grande guerra eppure si rideva, spettacolo che Lorenzo Costa ha scritto, diretto e interpretato al fianco di Federica Ruggero. Il canovaccio di base lo offre il ricordo dei fatti, politici e bellici, che causarono e alimentarono il conflitto, su questo terreno s’innestano riflessioni su intellettuali – Gabriele d’Annunzio, Giuseppe Ungaretti – politici e militari che parteciparono attivamente, ma anche su artisti di varietà, umoristi e comici. L’autore ha spulciato i documenti contenuti negli archivi del Ministero della Difesa ricavandone aneddoti, storie drammatiche, ricordi di grandi personaggi o di umili soldati. Uno dei capitoli più toccanti è dedicato al Soldato Petrolini, un fante che amava tanto il celebre comico (1884 – 1936) da imitarlo alla perfezione per la gioia dei commilitoni ed essere sepolto con un libro di battute di quell’attore. Lo spettacolo segue una linea di voluta semplicità antibellicista, quasi da testo scolastico, consentendo ai due interpreti di sviluppare una perorazione in cui l’indignazione si mescola all’ironia, il sorriso all’orrore. Una proposta coerente e limpida che ha un colpo d’ala nel finale in cui su un fondale scuro scorrono le date delle guerre scoppiate dopo quel conflitto, che molti speravano fosse l’ultimo. Una lista lunghissima e tutt’altro che conclusa.

 

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opinioni autore

 
La grande guerra eppure si rideva 2013-10-19 11:12:16 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    19 Ottobre, 2013
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