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Tre famiglie

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
Tre famiglie
Autore
Israel Horovitz
Interpreti
Francesco Rossini, Rossana Carretto, Claudio Bellanti, Olga Rossi, Fausto Cabra, Valentina Bartolo, Olivia Volpi.
Musica
: Julia Kent
Compagnia
Teatro Stabile dell’Umbria/Compagnia Horovitz-Paciotto, Offucina Eclectic Arts

Ridere aiuta il pubblico a entrare nel mondo della pièce. Raramente scrivo un testo che non sia allo stesso tempo divertente e serio. Così dichiarava in un’intervista del 2011 Israel Horovitz, classe 1939, uno dei più importanti scrittori teatrali americani contemporanei. Riso e dramma, non a caso, sono infatti i due poli tra cui si dibattono i personaggi del suo Tre famiglie, trittico di atti unici diretti da Andrea Paciotto e interpretati dagli attori dell’italianissima compagnia fondata dal  drammaturgo e dal regista nel 2009, a Spoleto.

Nel primo, Sei come sei, i membri di una famiglia sull’orlo di una crisi di nervi si danno goffamente appuntamento in una camera d’albergo, per discutere e tentare di scoprire chi sia lo sconosciuto che ha maltrattato la madre, da tempo divorziata e schiava dei siti per appuntamenti. Il voto di Orange, ambientato all’epoca delle elezioni presidenziali francesi del 2002, è invece una ghignante satira sul razzismo e la violenza che covano sotto le apparenze rispettabili di una grande famiglia borghese, con più generazioni riunitesi a celebrare ipocritamente l’ottantacinquesimo compleanno di una mostruosa nonna dispotica. In Uomo nella neve, terzo ed ultimo squarcio di realtà, il tono si fa decisamente più serio e la scena si apre al freddo dell’Alaska. Qui, tra gli effetti ottici dell’aurora boreale, una guida si trova a ripercorrere, attraverso lunghe telefonate con i suoi cari, le gioie e le delusioni di una vita intera, mentre una tormenta sta per abbattersi su di lui e il fantasma del figlio defunto ricompare in mezzo alla neve. L’idea alla base dei tre testi, evidentemente, è perciò quella di raccontare il presente attraverso il complesso intrico di rapporti proprio di ogni microcosmo familiare. Trasformata in epicentro degli incessanti sommovimenti che turbano la società occidentale, la famiglia diventa un punto d’osservazione drammaturgica privilegiato, uno spazio in cui i conflitti e i tormenti che affliggono i singoli individui si fanno racconto, acquisiscono l’ampiezza della coralità e assumono un valore assoluto, svelando inoltre gli intrecci perversi di amori e dolori nascosti dietro la banalità del quotidiano. Un simile lavoro d’analisi e costruzione trova nel regista un esecutore non privo di finezze, molto abile nell’imbozzolare l’esemplarità delle tre vicende nelle luci soffuse di altrettanti ovattati universi scenografici in miniatura. Ne scaturisce uno spettacolo di piccole dissonanze (soprattutto dialogiche) e atmosfere sospese, tanto suggestivo e sfuggente quanto lo sono i video sperimentali che intramezzano e accompagnano parte dell’azione. Determinante per la riuscita complessiva della rappresentazione risulta infine il contributo degli interpreti, attentissimi nel controllare una scrittura teatrale curiosamente oscillante tra la mimesi naturalistica ed una vaga e suggestiva letterarietà.

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opinioni autore

 
Tre famiglie 2013-02-21 17:02:06 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    21 Febbraio, 2013
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