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Tra i vivi non posso più stare Tra i vivi non posso più stare Hot

Tra i vivi non posso più stare

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
Tra i vivi non posso più stare
Autore
Roberto Doati (Conservatorio di Musica Niccolò Paganini). drammaturgia: Matteo Spanò, Laura Sicignano
Interpreti
Massimiliano Caretta, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Aldo Ottobrino.
Scene
Valentina Cosulich, Erika Lerma, Francesca Mazzarello, Marta Migliaccio (coordinamento Simona Barbera)
Musica
Musiche a cura del Conservatorio di Musica Niccolò Paganini, Scuola di Jazz, Scuola di Musica Elettronica
Luci
Alessia Ammirati, Emanuela Borra (coordinamento Liliana Iadeluca)
Compagnia
Teatro Cargo, Conservatorio di Musica Niccolò Paganini, Accademia Ligustica di Belle Arti con la collaborazione di: Teatro Stabile di Genova, Centro Culturale Primo Levi, Comunità Ebraica di Genova, Goethe-Institut Genua, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

Laura Sicignano è una delle voci più interessanti del panorama teatrale italiano. I suoi spettacoli, qualunque sia il giudizio complessivo che se ne dia, contengono sempre qualche elemento sorprendentemente nuovo, spesso nato dall’amalgama fra materiali preesistenti uniti in modo da costruire testi sorprendentemente originali. E’ un dato rintracciabile anche in Tra i vivi non posso più stare, nato come omaggio alla giornata della memora costruito assieme a scuole, conservatorio musicale, importanti teatri.

E’ un percorso che esce dal classico itinerario biglietto, atrio, poltrona per diventare un vero cammino nel ricordo dell’orrore, una via dolorosa lastricata di sprazzi di altri testi. Si parte con alcune battute tratte da L’istruttoria (Die Ermittlung, 1965) di Peter Weiss (1916 – 1982) per proseguire con brani che intrecciano ricordi, musica, recitazione, immagini video. Il tutto seguendo un percorso fra pochi arredi di scena – qualche vecchio materasso, una sfilza di seggiole spaiate, una spalliera da palestra, alcuni schermi – che simula, sino a suscitare un coinvolgimento totale, il calvario cui dovettero sottostare i deportati dei lager. Non è solo un omaggio alle vittime di crimini orrendi e alla responsabilità di quanti, spesso buoni borghesi, non videro, né capirono. Meglio non vollero né vedere, né capire. La struttura dello spettacolo poggia su una serie di momenti separati in cui gli attori girano fra gruppi di spettatori narrando le loro tragiche storie. E’ un riferimento, perfezionato e funzionale, a quel teatro itinerante caro a Tonino Conte che ne ha fatto, lungo varie stagioni, il segno distintivo del Teatro della Tosse. Qui, tuttavia, a emergere è la capacità dell’autrice e regista a piegare la materia drammatica sino a farne grumo straziante di dolore e vergogna. Da non perdere.

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Tra i vivi non posso più stare

opinioni autore

 
Tra i vivi non posso più stare 2013-01-25 10:04:26 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
9.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    25 Gennaio, 2013
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