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La Signora Baba e il suo servo Ruba

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
La Signora Baba e il suo servo Ruba
Autore
Marco Taddei
Interpreti
Barbara Moselli, Vito Saccinto, Marco Taddei
Musica
Paolo Li Volsi
Compagnia
: Nim – neuroni in movimento

La misera cucina di una trattoria romana fa da scenario a La Signora Baba e il suo servo Ruba. Qui, tra piatti sporchi e stracci umidi, l’indiano Ruba (Marco Taddei) consuma il suo permesso di soggiorno al servizio della vecchia Baba (Barbara Moselli, bravissima), in attesa di un contratto che gli permetta di restare in Italia e mantenere moglie e otto figli nell’altro capo del mondo. A condividere le sue infinite giornate, il Nipote (Vito Saccinto), coatto scansafatiche allergico al lavoro. Entrambi attendono la svolta improvvisa che modifichi le loro sorti: il primo la regolarizzazione della sua posizione, il secondo la morte della nonna e l’eredità.

Defunta improvvisamente Baba, il destino di sfruttamento del povero lavapiatti sembra però segnato. Costruito su una ciclicità che non lascia mai spazio neppure alla più ingannevole speranza di lieto fine, il testo, scritto, messo in scena con gusto naif e interpretato da Marco Taddei, è dichiaratamente ispirato a Il signor Puntila e il suo servo Matti di Bertolt Brecht (1898 – 1956) - uno dei suoi lavori più noti, composto nel 1940 ma rappresentato solo otto anni dopo, e incentrato sul rapporto tra un ricco possidente finlandese e il suo autista. Da questa commedia dell’esilio, e più in generale dall’intera produzione del drammaturgo tedesco, il regista-interprete riprende la struttura con un prologo ed un epilogo didascalici (da lui stesso recitati al pubblico, con conseguente sfondamento della quarta parete) e soprattutto un antinaturalismo che, debitamente esasperato, permette di raccontare attraverso una relativa leggerezza di tono le crudeltà nascoste di una società inumana e spietata, nonché di lasciare libero sfogo alla vitalità elettrica dei protagonisti. Epico  è infatti l’approccio al testo del trio di attori, tutti ex allievi della Scuola dello Stabile di Genova, perfettamente a loro agio con una recitazione in difficile equilibrio tra l’ammicco al pubblico, la forzatura dialettale e lo svuotamento di personaggi ridotti sì a figure cartoonesche, ma non per questo incapaci di far emergere il dramma sepolto sotto una comicità sgangherata, ai limiti del cabaret. A rafforzare il tutto, le canzoni sarcastiche firmate da Paolo Li Volsi, l’elemento forse più spassoso e autenticamente straniante di uno spettacolo in grado di conquistare con umorismo beffardo.

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La Signora Baba e il suo servo Ruba
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opinioni autore

 
La Signora Baba e il suo servo Ruba 2013-01-12 09:41:37 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    12 Gennaio, 2013
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