Trappola per topi (The mousetrap, 1952) di Agatha Christie (1890 – 1978) è la commedia più a lungo rappresentata nella storia del teatro inglese. Fu messa in cartellone la prima volta al teatro Royal di Nottingham (6 Ottobre 1952), poi trasferita a Londra ove fu rappresentata senza interruzione per ben 55 anni. Recentemente ha festeggiato, nello stesso teatro, il sessantesimo anno in cartellone, sebbene con un'altra edizione. In complesso vi hanno preso parte ben 382 fra attrici e attori che hanno realizzato uno spettacolo divenuto ben presto un evento turistico.
La giallista britannica trasse il copione dal suo racconto Tre topolini ciechi, contenuto nella raccolta Tre topolini ciechi e altre storie (Three Blind Mice and other stories, 1950), un titolo che fa riferimento a una filastrocca di quegli anni. L’attore e regista Stefano Messina propone questo testo in una versione che, come scrive lui stesso, non tradisce la scrittrice con una lettura simbolica. Difficile dire che l’operazione sia riuscita, visto che si tratta di un’opera, qui tradotta da Edoardo Erba, che mostra tutti gli anni che ha alle spalle. Lo fa, in particolare con la ripetizione di momenti narrativi – le riunioni di tutti i protagonisti in un’unica stanza – che, oggettivamente, rallentano lo svolgimento della storia. In altre parole non basta ritornare alla scenografia dell’epoca per realizzare un approccio filologico, né offrire il testo senza alcun aggiornamento per realizzare uno spettacolo piacevole. Il difetto maggiore della proposta sta nella mancanza di ritmo, nella prevedibilità dei personaggi e nella polverosità del copione. In poche parole è uno spettacolo sostanzialmente mancato.