La valigia è il titolo di un libro si Laura Guidetti e Ivano Malcotti pubblicato nel 2010. Un testo che raccoglie i ricordi, le confessioni, i battibecchi di sei donne di diversa età, riunite dal filo di una comune appartenenza a un’area femminista o parafemminista e a un sentimento di profonda insoddisfazione nei confronti della vita. Mirco Bonomi ha trasferito queste pagine in uno spettacolo, Donne, ovvero storie e altre storie, agile e piacevole.
Sei attrici, quattro più mature e due giovani nel ruolo delle figlie di due delle altre, vivono assieme e s’incontrano la mattina per la collazione. Un rituale che mette in luce manie (il cibo macrobiotico, il tè verde, gli alimenti salutari, la paura d’ingrassare) immerse in un sottofondo di pessimi ricordi (un marito che alzava le mani, tante relazioni naufragate, una storia omosessuale finita male) e intriso di una sostanziale infelicità. Le soluzioni – fuga sono le più diverse e vanno dalla cura ossessiva del proprio aspetto, all’accettazione del sesso come rifugio dalla mancanza di rapporti profondi, alla mancanza di veri rapporti interpersonali. E un testo che richiese un cast molto abile e questo, nonostante qualche incertezza, ha i numeri per centrare l’obiettivo. Questo fa sì che lo spettacolo proceda fluidamente, strappi qualche sorriso, ma offra anche abbondanti motivi di riflessione. Uno dei meriti maggiori è quello di non sposare forme di femminismo separatista, ma di offrire un quadro equilibrato e autentico dei cosiddetti rapporti di genere. Come dire che più serve alle donne e agli uomini per uscire da schemi mentali che, in buona misura, hanno oppresso e tarpato le ali all’altra metà del cielo.