Per un attore cimentarsi con uno spettacolo costruito prevalentemente sulla poesia, non è cosa da tutti i giorni. Ci vuole sicurezza nelle proprie capacità e scelta accurata ed efficace dei brani. Nel costruire Io tra di voi Sergio Rubini, regista e interprete, ha aggiunto a tutto questo la bella idea di calcare il palcoscenico assieme a un trio musicale capace di cogliere sia le atmosfere jazz, sia gli accompagnamenti di tipo più tradizionale.
In questo modo la parte musicale diventa un momento di forza dello spettacolo, come dimostra la scelta di utilizzare parte della seconda sinfonia di Sergei Vasilievich Rachmaninoff (1873 – 1943) come accompagnamento del brano shakespeariano dedicato a Otello che uccide Desdemona. Uno dei momenti alti della proposta è quello dedicato al poemetto De Pretore Vincenzo (1948) di Eduardo De Filippo (1900 - 1984) da cui lo stesso autore trasse una commedia rappresentata, la prima volta, nel 1957. In questo brano Sergio Rubini impegna le sue migliori qualità sceniche, calibrando in modo mirabile, ironia e tristezza. Elementi che assieme all’amore costituiscono la base su cui si muovono le scelte dell’artista. Ne fa fede il ventaglio di opere scelte: da Pablo Neruda (1904 – 1973) a Cesare Pavese (1908 – 1950), da Jacques Prévert (1900 – 1977) a Edoardo Sanguineti (1930 – 2010), tutte o quasi incentrate sul tema del rapporto con l’amata. In questo l’attore e regista svela la sua predilezione per i testi che mettono in discussione i sentimenti più profondi dell’essere umano. Da non perdere.