La verità (La Vérité, 2011) è un testo del francese Florian Zeller (1979) che Maurizio Nichetti ha portato sul palcoscenico, interpreti Antonella Elia, Susanna Marcomeni, Massimo Cimaglia e Massimo Dapporto. E’ il classico copione che gioca su adulteri, tradimenti ed equivoci, il tutto nella migliore tradizione del teatro cosiddetto boulevardier.
Michel è un manager facoltoso sposato con Laurence che ha una relazione con Alice, moglie di Paul, il suo miglior amico. Fra trabocchetti, imbrogli e piccoli colpi di scena la storia si chiude con la rilevazione che, se Michel è un fedifrago, sua moglie e Paul non lo sono da meno. E’ un testo brioso, ricco di battute e situazioni paradossali come quella che ha per protagonista Michel che, scoperto il tradimento della moglie s’infuria oltre ogni limite, dimenticando che lui ha fatto la stessa cosa con Alice. Una proposta come questa richiese un cast di grande esperienza, caratteristica che segna il solo Massimo Dapporto, mentre gli altri attori navigano appena a livello di sufficienza. In ogni caso uno spettacolo piacevole a vedersi e per niente volgare, il che non è poco.