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E pensare che c'era il pensiero E pensare che c'era il pensiero Hot

E pensare che c'era il pensiero

Cast, Crew, Infos - Teatro

Titolo originale
E pensare che c'era il pensiero
Autore
Giorgio Gaber (1939 – 2003), Sandro Luporini (1930)
Interpreti
Maddalena Crippa, Massimiliano Gagliardi (pianoforte),Chiara Calderale (corista), Miriam Longo(corista), Valeria Svizzeri (corista).
Musica
Massimiliano Gagliardi (arrangiamenti), Arturo Annecchino (coordinamento musicale )
Compagnia
Tieffe Teatro

E pensare che c'era il pensiero è una delle tappe, finali e riuscite, del percorso artistico di Giorgio Gaber (1939 – 2003) e Sandro Luporini (1930). Una strada che ha toccato le sue punte più alte in quello che è stato definito il teatro canzone. Vale a dire un tipo di spettacolo che va oltre il semplice recital o la performance canora, per mescolare monologo e musica in un discorso morale e psicologico dedicato alle speranze e delusioni di un’intera generazione.

Andato in scena per la prima volta nel 1994, pochi anni dopo la caduta del Muro di Berlino, il crollo dei partiti ideologici e gli ultimi strascichi di Tangentopoli, questo spettacolo è stato considerato una sorta di manifesto del fallimento delle speranze sessantottine; non a caso pochi anni dopo, nel 2001, il cantautore realizzerà un album contenente anche alcune canzoni dello spettacolo e significativamente intitolato La mia generazione ha perso. Emanuela Giordano (regia) e Maddalena Crippa (voce e recitazione) hanno ripreso in mano quel copione riducendone la lunghezza, attualizzandone alcune parti e limandone altre. Il risultato è sottilmente importante nel momento in cui stempera e quasi rovescia il sostanziale anarchismo del cantautore trasferendolo nel senso di delusione per il mondo che ci circonda patito da chi ancora crede e, soprattutto, ha vissuto credendo, nella razionalità, la speranza, la bellezza dei rapporti umani. Apparentemente si tratta di modifiche di poco conto, ma nella sostanza sono interventi che rendono attuale e drammatico un testo che, all’epoca, appariva confinato nel sentire di una precisa generazione. Un’operazione che permette all’attrice e cantante di fornire prova delle capacità di cui dispone, doti che la inscrivono di diritto nelle voci alte della nostra cultura teatrale.

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opinioni autore

 
E pensare che c'era il pensiero 2011-03-03 11:23:22 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    03 Marzo, 2011
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