Eduardo De Filippo (1900 1984) scrisse La Fortuna con la effe maiuscola, assieme a Armando Curcio (1900 1957) futuro fondatore dellomonima casa editrice, nel 1942. La commedia ebbe grande successo e segnò uno dei momenti di maggiore armonia artistica fra i due fratelli, Eduardo e Peppino. La cosa si comprende considerando che il copione prevede due ruoli dimportanza quasi identica: Giovanni Ruoppolo, un poveruomo costretto a vivere in una topaia umida e alle prese ogni giorno con il problema di coniugare il pasto con la cena, ed Erricuccio, un trovatello non molto agile di mente che lui e la moglie hanno sottratto allorfanatrofio.
Due eventi improvvidi sembrano destinati a risolvere la situazione economica della famiglia: lofferta di adottare un giovane marchese che sta per fare un matrimonio di convenienza, ma che non ha un padre da esibire al futuro suocero, e la notizia di unenorme eredità giunta dallAmerica a condizione che il beneficiario non abbia figli. Inizia a questo punto una commedia degli equivoci destinata a terminare con la decisione di Giovanni di autodenunciarsi per aver fatto una falsa dichiarazione al notaio: andrà in prigione per cinque anni, ma alla fine sarà milionario e befferà il presunto gentiluomo che lha assoldato. E un testo di comicità pura che il regista e interprete propone in una lettura che spinge sui lati farseschi rinunciando quasi del tutto a tentare unattualizzazione del testo. E unoperazione dagli esiti piacevoli, ma che lascia scarsa memoria di sé.
valutazione: 1 2 3 4 5
Titolo originale. La fortuna con la F maiuscola; produzione: La Compagnia di Teatro Luigi de Filippo, testo: Eduardo De Filippo, Armando Curcio; regia: Luigi De Filippo; scene: Salvatore Michelino; costumi: Maria Laura Di Monterosi; interpreti: Luigi De Filippo, Stefania Ventura, Michele Sibilio, Marisa Carluccio, Feliciana Tufano, Paolo Pierantonio, Marianna Mercurio, Giorgio Pinto, Luca Negroni, Alberto Pagliarulo, Flavio Furno.