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La locandiera··· La locandiera··· Hot

La locandiera···
Carlo Goldoni (1707 – 1793) scrisse La locandiera nel 1751, un momento in cui il dibattito e la dialettica fra le classi sociali erano particolarmente vivaci. Un vecchio mondo – la nobiltà di terra, spada e clero – stava per cedere il passo a una nuova borghesia compradora avida di traffici e professioni. E’ un clima ricco di tensioni e suggestioni che trova non poca eco nel testo dell’innovatore veneziano. S’intenda, quest’opera non costituisce un riflesso, dirla con Lenin, della società, poiché ben più ricche e complesse sono le suggestioni che vi circolano. Tuttavia questo clima ha non poco peso su quello complessivo del testo. Del resto siamo in presenza di un’opera che offre molteplici spunti: si pensi alle letture femministe cui è stato piegato in una cera fase storica.

Pietro Cartiglio lo affronta con occhio rivolto a uno nei momenti alti della sua rappresentazione: la versione che ne diede Luchino Visconti in una memorabile edizione – interpreti Rina Morelli, Marcello Mastroianni, Paolo Stoppa, Gianrico Tedeschi, Giorgio De Lullo e Rossella Falk – nel 1952, una lettura che costituì un punto di svolta rispetto alla tradizione scenica precedente. Anche in questo caso scompaiono gli orpelli scenici che la peggiore tradizione associa alle rappresentazioni goldoniane e, più in generale, del teatro settecentesco. Ciò avviene in favore di una scena rigorosa, con pochissimi arredi, inquadrata in una serie di cornici come si trattasse di una galleria di pitture. Cede anche lo spirito grossolanamente ridanciano che ha segnato molte edizioni, in favore di un’atmosfera più seria, al limite della malinconia. Sembra quasi che questa Mirandolina, contesa fra nobili decaduti e borghesi rampanti vada a nozze con il suo cameriere con ben poca gioia, quasi adempiendo più a un destino inevitabile e non a un’unione d’amore. Quest’atmosfera quasi funebre – sottolineata da un’illuminazione tutt’altro che brillante – è la vera chiave di lettura di uno spettacolo bello, riflessivo e per nulla gioioso.  

valutazione: 1 23 4 5

 

Titolo originale: La locandiera; testo: Carlo Goldoni (1707 - 1793); produzione: Teatro Biondo Stabile di Palermo, Teatro Stabile di Catania; regia, scene e costumi: Pietro Carriglio; musiche: Matteo D'Amico; luci: Gigi Saccomandi; interpreti: Galatea Ranzi, Luca Lazzareschi, Nello Mascia, Sergio Basile, Luciano Roman.

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