Tipico di questo groviglio di turbamenti è la confessione per lomicidio perpetrato da ragazzo, brano tratto dalla novella Cinci. Sebastiano Lo Monaco (1958), in veste di regista e interprete, ha ripreso in mano questo copione, nella riduzione di Nicola Fano, sostituendo la scenografia del raffinato appartamento immaginato dallautore con la tolda di una nave di lusso. Qui una sgangherata compagnia di varietà, capitanata dal conte Romeo Daddi, dà spettacoli per i croceristi. La tragedia si sviluppa allinterno di questi modesti cantanti e ballerini, culminando del delitto, quando il capocomico confessa al suo migliore amico e primo attore di avere avuto una breve relazione con sua moglie. Lidea di metter assieme temi pirandelliani a canzoni depoca in un quadro da teatro di varietà, era certamente coraggiosa e, forse, ricca di prospettive. Purtroppo Sebastiano Lo Monaco fa le cose a metà, usa la rivista, ma solo come un ingrediente per spruzzare doriginalità la sua solita vena istrionesca, fatta di mosse quasi isteriche e monologhi stentoreamente declamati. In questo modo lintero spettacolo naufraga nellovvietà e, spesso, nella noia.
valutazione: 1 2 3 4 5
Produzione: Sicilia Teatro; adattamento: Nicola Fano; da Luigi Pirandello; regia: Sebastiano Lo Monaco; scene: Giacomo Tringali; costumi: Cristina Darold; movimenti coreografici: Fabrizio Angelini; luci: Luigi Ascione; interpreti: Sebastiano Lo Monaco, Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore, Maria Rosaria Carli; pianoforte: Giovanni Zappalorto, Stefano Lenci; violino: Alessandro Maietta; contrabbasso: Lucio Villani; batteria: Maurizio Audino.