William Shakespeare (1564 1616) scrisse Molto rumore per nulla (Much ado about nothing) fra il 1598 e il 1599, mentre la prima edizione a stampa è del 1600. E quella che molti hanno definito una commedia giocosa causa lalone romantico che la permea e per le molte parti comiche che vi si ritrovano. A proposito di queste ultime non bisogna dimenticare che i testi shakespeariani erano concepiti per spettacoli dampio respiro che duravano ore, includevano le più diverse attività da quelle amorose, ai banchetti, ai giocolieri e alle lotte di cani per cui richiedevano molti elementi: da quelli tragici, a quelli comici. Gabriele Lavia ha scelto questo testo come prima prova pubblica per gli allievi, fra cui suo figlio Lorenzo, della scuola che dirige.
E da qui che si deve partire per valutare lentusiasmo e gli eccessi che marcano buona parte della recitazione, elementi naturali perché non si possono, né si deve, chiedere a giovani attori il senso della misura o pretendere vezzi e astuzie che solo una lunga pratica può dare. La storia su cui ruota il copione è nota anche per essere stata oggetto di numerosi film, lultimo dei quali diretto nel 1993 dallattore e regista inglese Kenneth Branagh. Il principe Pedro d'Aragona arriva a Messina con il suo esercito dopo una fortunata e non meglio specificata campagna darmi. Ospite del suo vecchio amico Leonato vede alcuni fra i suoi ufficiali intrecciare storie damore con le ragazze locali, fra cui Ero, figlia del padrone di casa. Sara proprio questa tenzone romantica a far volgere, provvisoriamente, il testo in tragedia, causa le trame del fratellastro del principe che fa credere al promesso sposo di Ero che lei lo abbia tradito. Parallela a questa vicenda cè quella fra la cugina di Ero, la bizzosa Beatrice e Benedetto, ufficiale dellesercito di Pedro dAragona. E un florilegio di battibecchi, destinati a finire con il trionfo dellamore, che ripresenta lasse de La bisbetica domata (The Taming of the Shrew, 1594). Loperazione diretta da Gabriele Lavia è interessante e molto intelligente: su una scenografia quasi nuda un tavolo e pochi altri arredi di scena un nutrito gruppo dinterpreti si muove indossando i costumi a vista e realizzando una recitazione vigorosa, che sfiora la performance ginnica. E' uno spettacolo interessante e con punte di originalità.
valutazione: 1 23 4 5