Produzione: Teatro Stabile di Genova, testo: Thomas Bernhard, con Eros Pagni, Marco Avogadro, Nicolò Giacalone, Federica Granata e altri 10 attori, regia: Marco Sciaccaluga
Il più grande attore tedesco del dopoguerra, Bernhard Minetti, dà il proprio nome alla commedia scritta nel 1977 dall’austriaco Thomas Bernhard. Ritratto di un artista da vecchio che, nella notte di Capodanno, in attesa di chi gli ha offerto di ritornare sulla scena, s’interroga - tra la folla di un albergo di Ostenda - sull’arte dell’attore come riflesso del mondo. Quasi un Aspettando Godot secondo Bernhard. Ispirata all’Amleto, ma anche all’Onegin di Puskin, la storia di un uomo “superfluo” che si trova a fare i conti con l’incapacità di vivere, l’inadeguatezza verso il mondo che lo circonda e la irrimediabile perdita di ogni speranza. Una commedia attraversata dai fremiti di una giovanile emotività, da un latente erotismo e dalla drammatica brutalità di una sempre presente pulsione di morte.