Agatha Christie (1890 – 1976), rinomata scrittrice inglese di romanzi rosa e gialli vecchia maniera, scrisse La tela del ragno (The Spider’s Web) nei primi anni cinquanta del secolo scorso. Questo copione fu messo in scena, per la prima volta, a Londra nel 1954 con l’obiettivo di replicare il successo di Trappola per topi (Mouse Trap, 1952). Il testo si muove sulla stessa linea: miscela di delitti e battute ironiche, personaggi eccentrici al punto giusto, scambio continuo di ruoli e posizioni in scena.
E' la flebile storia di un cadavere che compare inopinatamente nel salotto di una sontuosa villa di campagna in cui, fra poche ore, dovrebbe svolgersi un vertice supersegreto russo – britannico. Iniziano subito i tentativi per farlo sparire, ma l’arrivo di un commissario di polizia ingenuo, ma non stupido, complica ulteriormente le cose sino al prevedibile colpo di scana finale che risolve ogni problema. Stefano Messina propone questo copione in una versione che si riaggancia, con qualche azzardo lessicale, alla messa in scena originale, rispettando valori, riferimenti e costumi dell’epoca. Ne nasce uno spettacolo destinato, con successo, a un pubblico non troppo esigente, propenso a considerare la serata a teatro più come un passatempo che non un’occasione di riflessione o scoperta. Obiettivi più che legittimi, ma che rendono difficile una valutazione approfondita della proposta che superi la constatazione del successo di una corretta offerta commerciale.