Canti d’amore e di osterie | storie d’amore e politica è il titolo di uno spettacolo a sostegno del Teatro dell’Archivolto a cui hanno partecipato, come in una riunione conviviale attorno a un tavolo d’osteria, Francesco Guccini, Sergio Staino e Carlo Petrini. Ne è nato un fluire di ricordi evocati da un gruppo di amici settantenni o quasi, il più giovane, Carlo Petrini. è nato nel 1949 mentre gli altri due sono del 1940. Personaggi che hanno avuto. in vari modi, ruoli fondamentali nella cultura e nella politica del nostro paese.
Francesco Guccini è il cantautore la cui arte ha influenzato in modo determinante un’intera generazione. Canzoni come Auschwitz (1967) e La locomotiva (1972) sono diventate una sorta di leitmotiv per movimenti di protesta contro strutture sociali ossificate. Sergio Staino è uno dei più amati e acuti vignettisti italiani. I suoi disegni e strisce per L’Unità hanno cadenzato e commentato la politica (indimenticabile il paginone sui funerali di Enrico Berlinguer) con una forza spesso maggiore di quella di molte corpose analisi di studiosi e politologi. Carlo Petrini è l’ideatore e fondatore di Slow Food, un’idea del cibo e del mangiare saldamente legata al recupero della dignità e del ruolo del mondo contadino. Il punto d’incontra di questi tre intellettuali e artisti è stato il mitico Club Tenco, fondato nel 1972 a Sanremo da Amilcare Rambaldi per difendere e divulgare la canzone d'autore. In poche parole tre giganti della creatività e dell’azione politica, quella vera capace d’incidere sulla realtà anche senza le insegne di un qualche partito. La loro chiacchierata ha proposto uno spaccato lucido e dolente delle generazioni che hanno animato il secolo scorso con le loro vittorie e sconfitte. Come dire un’orazione – invettiva capace di suscitare riflessioni, indignazioni e rimpianti.