Marie-Georges-Jean Méliès, conosciuto come Georges Méliès (1861 – 1938), è stato un regista, attore, impresario e illusionista francese. Il suo nome è da sempre affiancato a quello dei Fratelli Lumière (Auguste 1862 – 1954, Louis 1864 - 1948) come uno dei fondatori del cinema, ma è sempre più identificato da storici e studiosi come il vero ideatore della regia cinematografica. Il fatto è che i famosi fratelli furono soprattutto degli inventori tecnici che non ebbero grande consapevolezza di ciò che avevano creato.
A questo proposito fa fede l’aneddoto secondo cui Louis Lumière rifiutò la richiesta dello stesso Méliès di cederli il brevetto della macchina da presa (che all’epoca serviva anche come proiettore) dicendo: caro signore non voglio rovinarvi, vedete il cinema è un’invenzione che non ha avvenire. La Comèdie De Caen e il Teatro Nazionale di Genova hanno dato vita a M come Méliès uno spettacolo scritto e diretto da Elise Vigler e Marcial Di Fonzo Bo basato sugli scritti e la biografia di Georges Méliès. È una proposta colorata e fantasiosa che ripercorre la strada intrapresa da questo impresario – inventore che ha intuito per primo le possibilità di creazione e comunicazione insite nel nuovo strumento. Alternando spezzoni di vecchi film alla ricostruzione del clima dell’epoca gli autori ripropongono al pubblico un itinerario di cui non è facile stabilire se ha più importanza l’innovazione o la creazione. Un’intera epoca scorre sul palcoscenico alternando momenti tragici a fasi comiche, il tutto all’insegna di una fantasia che, spesso per caso, si riappropria della vita e la restituisce in forma del tutto originale. È un percorso ad un tempo gioioso e triste, ricco di suggestioni e fantasie. Uno spettacolo di grande bellezza e di altrettanta suggestione.