Una figura con vistosa parrucca, insaccata in un ridicolo tutù da ballerina, irrompe sul palco. Ha con sé una valigia, mentre un semplice tavolo e una sedia costituiscono gli unici riconoscibili elementi di scena.
Ogni azione di questo misterioso e goffo protagonista, compreso un duetto con un pupazzo col toupet, si risolve in un buco nell’acqua. Gettata la spugna e re-indossati i suoi panni di clown triste, decide di farla finita, ma anche in questo senso nulla sembra voler funzionare. Importunato costantemente da una farfalla che lo distoglie dai propositi di morte, sprofonderà nel vortice dei propri sogni e dei propri pensieri. Divenuto personaggio di culto per lo sketch in cui si infila un petardo tra le natiche cantando There’s No Business Like Show Business, Chris Lynam è un fuoriclasse della comicità, un clown dalle spiccate doti acrobatiche capace di oscillare tra il grottesco più greve e il poeticismo più sfacciato con ammirevole disinvoltura. In EricTheFred, presentato al Teatro della Tosse di Genova all’interno della rassegna Passaggi, il suo talento anarchico viene sublimato in una messinscena di forte suggestione, dove potenti esplosioni di fisicità si alternano a patetiche gag da spettacolino circense e a splendidi inserti video degni delle migliori comiche mute. Mimo, danza, cinema e musica contribuiscono qui a creare una sorta di buffa e fallimentare coreografia del desiderio di morte, una serie di esilaranti tentativi di suicidio – grandioso quello per impiccagione - al termine dei quali non può che trionfare, sempre magnifica e beffarda, la vita. Così, alla fine, resta nel cuore un indimenticabile pagliaccio depresso la cui condizione di perenne frustrazione riesce a farsi, tra uno sghignazzo e l’altro, universale. Un’ora di teatro stralunato e irresistibile.