Dall’autobiografia (un po’ romanzata) della giovane scrittrice tedesca Jessica Koch un film di cui già si parla di eventuale parte seconda e di possibile interesse statunitense per un remake con attori più noti. Il libro, pubblicato in E-Book nel 2016, fino ad ora ha venduto oltre 500.000 copie. Nel 2006 aveva già scritto un libro su quel periodo così bello e difficile della sua vita, ma lo aveva eliminato perché lei – scrittrice part time – aveva capito di avere realizzato un melò strappalacrime e nulla più.
Con maggiore maturità, è riuscita a raccontare di se stessa e del suo ragazzo in maniera drammatica ma anche gioiosa. Dati i risultati del libro, ovvio che sia stata pensata una versione cinematografica anche se, probabilmente, sarebbe riuscita più interessante una traslazione televisiva in 4/5 ore che avrebbe potuto evitare di tagliare episodi e di eliminare personaggi. Sullo schermo la storia d'amore adolescenziale deve affrontare prove difficili come l’innamorarsi di una persona gravemente malata che può giungere velocemente alla morte. Il regista Tim Trachte, dopo un classico inizio romantico, entra nel mondo del AIDS e sulla gestione della malattia, sull'abuso del padre, fa capire che il destino è spesso ingiusto; nel suo sviluppo accumula troppi problemi, troppe situazioni drammatiche che, alla fine, danneggiano la credibilità e l’interesse per quello che accade sullo schermo. La diciottenne Jessica Koch si innamora di Danny Taylor, una kickboxer e modello di successo, ma dietro il suo sorriso c'è una persona profondamente traumatizzata dall’essere stato maltrattato e violentato da suo padre all'età di 11 anni divenendo anche sieropositivo. La ragazza all’inizio non è a conoscenza della malattia di Danny, ma nota che le sta nascondendo qualcosa. Quando viene a sapere della sua malattia, all'inizio è scioccata, ma rimane con lui nonostante tutto. Riesce ad aiutarlo a superare il suo profondo dolore, ad avere una vita normale fatta di tanti momenti sereni. Quando il giovane ha un incidente d'auto a causa di un colpo di sonno al volante, gli esami medici decretano che ha un'aspettativa di vita di 3 - 15 mesi. Il suo corpo sarebbe gradualmente crollato, quindi ha dovuto fare i conti con paralisi o cecità. Danny lascia l'ospedale, smette di prendere le medicine e si gode il poco tempo che gli è rimasto con Jessica. Finale molto prevedibile.